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Def: 'Più crescita e taglio delle tasse'

Stime 2016 prudenti, si potranno rivedere in positivo a settembre

 Le stime del Def "riflettono valutazioni prudenziali" ma a settembre, con la nota di Aggiornamento "il governo non esclude che sia possibile indicare un tasso di crescita più elevato" che "offrirebbe margini più ampi per la riduzione della pressione fiscale". Così la premessa del Def, nella bozza - in possesso dell'ANSA - esaminata in Cdm.

La politica economica del governo è orientata a "irrobustire" la ripresa, che porterà "un deciso recupero dell'occupazione nel prossimo triennio". E' quanto si legge nella bozza del Def: il quadro programmatico prevede il tasso di disoccupazione in calo al 12,3% quest'anno (dal 12,7% del 2014), all'11,2% nel 2017 e fino al 10,5% nel 2019.

Arriva il 'tagliando annuale' degli sconti fiscali: nella bozza del Def si spiega che si introduce il "rapporto annuale" sulle detrazioni, per "identificare" quelle "non giustificate" o "che costituiscono una duplicazione" per "eliminarle o riformarle", fatte salve alcune priorità come quelle da lavoro dipendente o per carichi familiari.

"Allo scopo di limitare l'incentivo a introdurre nuove detrazioni fiscali (tax expenditure) e di procedere ad una razionalizzazione di quelle esistenti - si legge nella bozza del Documento di economia e finanza esaminato dal Cdm - la Legge delega per la riforma del sistema fiscale prevede attività sistematiche per il loro monitoraggio e la loro revisione. A tal fine, in attuazione della legge sarà adottato un decreto delegato che preveda la redazione da parte del Governo di un rapporto annuale sulle detrazioni fiscali da allegare al disegno di legge di bilancio, basato su una relazione programmatica da allegare alla Nota di aggiornamento del Def". Questo 'tagliando' annuale "dovrà identificare le detrazioni non giustificate da esigenze sociali o economiche o che costituiscono una duplicazione al fine di eliminarle o riformarle, salvaguardando tuttavia la tutela dei redditi da lavoro dipendente e autonomo, dei redditi di imprese minori e dei redditi di pensione, della famiglia, della salute, delle persone economicamente o socialmente svantaggiate, e di altre priorità. Con il medesimo decreto saranno, infine, disciplinate le modalità di inserimento del rapporto e dell'implementazione delle sue proposte nell'ambito del processo di bilancio e di definizione della manovra di finanza pubblica, integrandone i dati con i relativi programmi di spesa".
   
Padoan, siamo in regola, certo 'promozione' Ue - "L'Europa ci ha promosso e continuerà a farlo, perché siamo in linea con le regole, nel nostro interesse". Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ai microfoni del Tg2, dopo che ieri il Consiglio dei ministri ha esaminato in via preliminare il Def. "Le parole d'ordine sono meno tasse e più lavoro", ha detto ancora Padoan, assicurando che non ci saranno aumenti della pressione fiscale perché "i rischi saranno eliminati".

"Le parole d'ordine sono meno tasse e più lavoro". Padoan ha di nuovo assicurato che non ci saranno aumenti della pressione fiscale perché "i rischi saranno eliminati".

Nessun rischio di toccare la spesa sociale per scongiurare l'aumento dell'Iva nel 2016. "Assolutamente no - ha risposto il ministro - questa è una priorità del governo, la spesa sociale andrà difesa e rafforzata".

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