I molti 'compro-oro' aperti durante la crisi economica ed il settore immobiliare sono a rischio ''elevato'' di riciclaggio. Lo dice il Comitato di sicurezza finanziaria presieduto dal Mef indicando l'esigenza di maggiori controlli.
La crisi economica - spiega il Comitato - ''ha portato, tra l'altro, ad una crescente diffusione di compro-oro, categoria di operatori eterogenea attualmente tenuta al solo obbligo di segnalazione di operazioni sospette. Diverse attività investigative ne confermano tanto l'elevato rischio specifico quanto le elevate vulnerabilità e suggeriscono l'opportunità di una intensificazione dei presidi''. Anche ''il settore immobiliare è uno dei settori privilegiati per il reimpiego dei ricavi illegali delle organizzazioni criminali mafiose e dei capitali illeciti stranieri. Anche se le compravendite sono poi intercettate da altre categorie più mature nell'applicazione dei presidi, le agenzie immobiliari non hanno ancora consapevolezza del proprio ruolo di presidio antiriciclaggio in un contesto di rischio rilevante. La vulnerabilità relativa risulta molto significativa''. Infine ''nel nostro paese emerge una crescente diffusione dei trust, situazione che genera diversi problemi in tema di trasparenza. Attività investigative e di analisi di operazioni sospette rivelano un frequente utilizzo del trust per finalità illecite, in particolare per la commissione di reati tributari, di riciclaggio, fallimentari, di abuso di mercato, nonché per schermare i patrimoni illeciti della criminalità organizzata. Sul fronte della punibilità dei reati, la criminalizzazione dell'autoriciclaggio si conferma essere un passo necessario''.
Secondo il ministero dell'Economia, più in generale,  il rischio che attività illecite e riciclaggio di denaro interessino l'economia italiana è considerato dal Mef ''molto significativo'' ma, allo stesso tempo, il sistema di prevenzione e contrasto italiano appare ''nel suo complesso adeguato''.  Corruzione, evasione fiscale, narcotraffico, reati fallimentari e usura alcune delle condotte criminali più preoccupanti. - segnala il Mef - La criminalità organizzata italiana ma anche straniera operante nel territorio, è la modalità prevalente con cui i crimini sono perpetrati. Con esclusione dell'evasione fiscale, la quasi totalità delle condotte criminali, inclusa la corruzione, è per larghissima parte e, in talune ipotesi esclusivamente, riconducibile al crimine organizzato (es. narcotraffico, estorsione, gioco d'azzardo, traffico illecito dei rifiuti, contrabbando e contraffazione).
L'eccessivo uso del contante e l'economia sommersa ''influenzano negativamente in modo molto significativo il livello di rischio del paese'', dice ancora il ministero nello studio antiriciclaggio spiegando che aumenta il rischio illegalità grazie alla non tracciabilità e all'anonimato garantito.