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Il mondo di Fantalà, contro il bullismo

Il mondo di Fantalà, contro il bullismo

Secondo capitolo della saga per ragazzi di Michela Tilli

ROMA, 21 luglio 2019, 12:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Marzia Apice) Michela Tilli, "Il mondo di Fantalà Libro 2. Il segreto di Ben e Grimm" (Gallucci, pp.112, 12.90 Euro). "I ragazzi di oggi sono molto avanti, sembrano sapere già tutto del mondo ma non dobbiamo farci ingannare. È una sapienza apparente: se fossero dei grandi saggi il bullismo non esisterebbe, e invece il problema c'è". È per affrontare il tema attualissimo del rispetto tra i giovani e, specularmente, della violenza dilagante che Michela Tilli ha deciso di cimentarsi nella scrittura per ragazzi, accantonando momentaneamente quella per adulti e creando quella che chiama la "piccola saga" de "Il mondo di Fantalà", il cui secondo volume è appena stato pubblicato da Gallucci. Al centro del romanzo (dagli 8 anni in su) c'è ancora una volta Simone, un bambino di 10 anni che ha degli amici speciali, Ben e Grimm, due folletti invisibili provenienti da Fantalà, luogo magnifico "con le sue città dorate, il lago di cioccolata calda che profumava, ma se provavi ad assaggiarla ti scottavi, e gli alberi ballerini che si scrollavano di dosso chiunque provasse a scalarli". E' con loro che Simone affronta piccole grandi avventure, che gli faranno scoprire i lati belli e brutti del suo carattere e la complessità del vivere in mezzo agli altri, tra sopraffazioni, amicizia e coraggio. "La voglia di scrivere per un pubblico di bambini e adolescenti è nata e cresciuta con i miei figli che ora hanno 13 e 17 anni", spiega la scrittrice intervistata dall'ANSA, rivelando di star già lavorando al terzo e ultimo capitolo della serie. "Sento personalmente il tema del bullismo e ritengo che sia 'la' questione di oggi", prosegue, "ogni nuova generazione si ritrova nelle mani e nella testa percorsi già fatti da chi è venuto prima. I ragazzi hanno tante informazioni ma non le hanno elaborate, per farlo devono toccare il mondo con mano. Per questo ho deciso di abbandonare le mie paure davanti a questi 'superbambini' e di raccontare una storia che avrei voluto leggere io alla loro età". In questo secondo capitolo il protagonista Simone passa da debole a eroe: "è diventato popolare e questa cosa gli piace però non sempre si comporta bene", dice Tilli, "inoltre impara a sfruttare a suo vantaggio le liti tra i suoi genitori: anche in questo libro gli adulti non riescono a raccogliere i segnali che arrivano dai loro figli". Ma ci sono anche valori positivi su cui la storia si concentra: "l'amicizia prima di tutto, e poi l'immaginazione che è alla base di Fantalà e che rappresenta uno strumento indispensabile per stare al mondo e trovare una direzione", spiega Tilli. "Per i ragazzi, che hanno poco passato alle spalle, il futuro è una scatola vuota ma in fondo è tutto: hanno bisogno di grande fantasia, anche per scoprire se stessi", prosegue, sottolineando la necessità per i più giovani anche di "affrontare la propria parte più oscura, che non deve essere repressa e che deve trovare un modo per venire fuori perché nessun essere umano è totalmente buono". Grande il lavoro fatto dalla scrittrice sul fronte del linguaggio: "pur amando i periodi molto lunghi e complessi ho lavorato molto sulla semplificazione sintattica, ma senza trattare i ragazzi come parlanti diversi", dice, "bambini e adolescenti vanno infatti sfidati e stimolati con una lingua che sia il più possibile alta e corretta. Io lavoro con le parole e come scrittrice sono attaccata alla trama ma soprattutto alla lingua: è da lì che nasce il contenuto". Dopo "Fantalà" continuerà a scrivere per i ragazzi? "Penso di sì. A marzo prossimo intanto debutterà un mio spettacolo teatrale per adolescenti".
   

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