(di Mauretta Capuano)
CORINE PELLUCHON, MANIFESTO
ANIMALISTA (SONDA, PP 111, EURO 14). Lo sfruttamento animale "è
la spia di un modello generale di sfruttamento di tutti i
viventi". La filosofa francese Corine Pelluchon, specializzata
in bioetica ed ecologia, parte da qui nel suo 'Manifesto
animalista' che ha l'intento di politicizzare la causa animale
che è "anche la causa dell'umanità" dice l'autrice. 'Politiser
la cause animale' è, non a caso, il sottotitolo dell'edizione
francese del libro, pubblicato in Italia da Sonda nella
traduzione di Fabrizio Florian.
"La questione animale può essere la leva che ci permette un
cambiamento generale verso un nuovo modello di sostenibilità
ecologica e sociale" spiega all'ANSA la Pelluchon che è una
delle ricercatrici e formatrici di punta del comitato etico
dell'Espace ethique AP-HP di Parigi, nato come consulta
permanente della Commissione parlamentare per la Legge francese
sulla bioetica. "Bisogna avere una strategia per il lungo
periodo ma lavorare da subito per introdurre il cambiamento. C'è
un collegamento tra lo sfruttamento animale e quello che succede
a livello climatico e c'e' una relazione tra lo stato di salute
delle persone e il consumo di carne che viene da allevamenti
intensivi. Bisogna pensare anche alla riconversione del lavoro,
all'inserimento di chi ora è occupato nella filiera alimentare.
Si può investire e si devono sviluppare attività economiche in
prodotti che non sfruttino gli animali e che inquinino meno
l'ambiente" sottolinea la Pelluchon che parla del suo manifesto
come di un "progetto necessario e visionario".
Per l'autrice uscire da un sistema basato sul consumismo, in
cui si vive una "crisi morale e spirituale e una perdita di
senso che avvicina alle derive populiste e autoritarie" e "farsi
carico dei diritti degli animali, dell'amore e del rispetto può
aprire a nuovi scenari di rapporto con l'Altro, umano o animale,
che non siano di dominio".
La Pelluchon vuole portare al centro dell'attenzione pubblica
la causa animalista: "come filosofa ho voluto dare strumenti e
una strategia per i politici, a tutti i livelli e orientamenti,
per il medio e lungo periodo e al di fuori dell'ideologia.
Bisogna farsi carico - dice - degli interessi degli animali
perchè sono anch'essi soggetti politici e fanno parte di un
causa più generale. Un mondo senza lo sfruttamento degli animali
è migliore anche per gli umani" dice. Sviluppare un programma
che renda felici noi e loro per l'autrice è possibile anche se
la strategia non è facile: "bisogna mescolare durezza e
morbidezza. Si lavora per il futuro e la collera deve
trasformarsi in impegno". Un percorso che la Pelluchon invita a
fare insieme perchè "l'ora della transizione è arrivata.
Rendendo giustizia agli animali, salviamo la nostra anima e il
nostro avvenire. Abbiamo un mondo da conquistare" spiega nel
libro che si chiude con un utile glossario.
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