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Ebrei Rodi, pagina oscura Dodecaneso

Ebrei Rodi, pagina oscura Dodecaneso

Clementi e Toliou raccontano storia poco conosciuta

14 maggio 2015, 12:39

Patrizio Nissirio

ANSACheck

Gli ultimi ebrei di Rodi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli ultimi ebrei di Rodi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Gli ultimi ebrei di Rodi - RIPRODUZIONE RISERVATA

MARCO CLEMENTI E EIRINI TOLIOU, GLI ULTIMI EBREI DI RODI - LEGGI RAZZIALI E DEPORTAZIONI NEL DODECANESO ITALIANO, 1938-1948 (DERIVE E APPRODI, PP. 310, 23 EUR)

 

La storia del governo italiano sulle isole del Dodecaneso è in generale poco nota e approfondita, con rare eccezioni, e ancora meno lo è quella della storica comunità ebraica di quell'arcipelago oggi greco davanti alle coste turche, comunità che fu letteralmente annientata durante l'Olocausto.

 

Su questa drammatica ed oscura vicenda fanno oggi luce Marco Clementi, storico che si è occupato a lungo di terrorismo e storia dell'Urss e già autore del bel saggio Camicie nere sull'Acropoli - L'occupazione italiana in Grecia (1941-1943), e Eirini Toliou, direttrice dell'archivio del Dodecaneso a Rodi, che si sono avvalsi anche di alcune straordinarie scoperte documentali emerse dopo l'apertura, a fine 2013, dell'archivio segreto dei Carabinieri Reali. Come l'esistenza di una lista degli ebrei di Rodi e Kos che fu consegnata dalle autorità della Rsi ai tedeschi, confermata da carteggi emersi appunto da quell'archivio.


    Se il governo italiano delle isole è sempre stato considerato in maniera sostanzialmente benevola anche dagli stessi greci, soprattutto per l'efficienza dell'amministrazione, in particolare sotto il governatore Mario Lago (1922-1936), da questo saggio, ricchissimo per documentazione ma di lettura agile emerge il coinvolgimento di primo piano e assai meticoloso del governo italiano prima nella emarginazione degli ebrei (l'unica comunità locale che prese da subito la cittadinanza italiana, a differenza di greci e turchi) poi nella loro deportazione verso lo sterminio. Un'azione che i due storici intrecciano con quella dell'intera vicenda degli ebrei europei in quegli anni, utilizzando anche documentazione degli archivi angloamericani, e toccando anche la migrazione verso la Palestina, segnata da naufragi dimenticati, come quelli delle navi Pantcho e Rim.


    Oggi a Rodi ci sono pochissimi ebrei, per lo più provenienti dalla Grecia continentale, mentre solo poche vestigia materiali sono rimaste della comunità ebraica dodecanesina, a lungo tempo considerata come una sorta di ambasciatrice degli interessi italiani verso oriente e poi divenuta indesiderata a partire dal 1938. Il saggio di Clementi e Toliou ridà voce a quella storia e alla sua terribile fine con rigore storiografico e narrazione appassionante. 
   

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