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Spencer, la tragedia di Diana che voleva essere libera

Spencer, la tragedia di Diana che voleva essere libera

Dal 24 marzo film Larrain con Kristen Stewart candidata a Oscar

ROMA, 23 marzo 2022, 14:00

di Alessandra Magliaro

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Poche vite sono state analizzate, scannerizzate come quella di Diana Spencer, poche persone sono state così mediatiche durante la vita e anche dopo: amata anzi adorata, fotografata, 'vivisezionata', inseguita (fino alle estreme conseguenze dell'incidente stradale sotto il ponte dell'Alma a Parigi il 31 agosto 1997). Lady Diana è stata ed è ancora una icona, parola certamente abusata, sottolineata a sproposito ma non nel suo caso. A offrire un'altra luce, a farcela comprendere ancora di più è il nuovo atteso fim del regista cileno Pablo Larrain, che in SPENCER, prova a restituire la complessità di questa donna, la sua tragedia con una messa in scena impeccabile e soprattutto grazie all'interpretazione di Kristen Stewart, non a caso candidata all'Oscar come migliore attrice il 27 marzo. Dopo il concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2021 Spencer, Nella stagione dei premi il film si pensava potesse ottenere di più, arriva al cinema dal 24 marzo, un'esclusiva per l'Italia Leone film group, in collaborazione con Rai cinema, distribuito da 01 in 406 copie.
    L'ex ragazzina di Twilight ora adulta di talento offre una prova di eccellenza: Kristen Stewart letteralmente si trasforma, il broncio sul viso, la piega ai lati dei capelli imitata da migliaia di donne, il famoso sguardo triste della Principessa del Galles. Per il pubblico che si aspetta il ricordo di quella che per alcuni anni fu definita una favola è bene avvertire: qui siamo dalle parti del dramma. "Una tragedia vera - ha detto il regista - una favola senza il lieto fine che tutti si aspettavano dopo averla vista con l'abito da sposa e i primi tempi apparentemente felici". Nel film, che alterna stravaganze poetiche a scene persino thriller, la Stewart indossa alcuni degli abiti che sono nell'immaginario popolare legati a Diana (una delle scene piu' belle e' una specie di clip in cui lei danza e cambia look continuamente) ma la sua missione era un'altra a parte rievocarne la somiglianza. "Diana icona famosa, giovane bellissima ma soprattutto persona capace di stabilire, pure in una situazione cosi' privilegiata, un contatto con le persone, un'empatia immediata, che la faceva scendere in terra, nell'ordinary people", ha spiegato Larrain. "Un compito non facile ma certo intrigante: quello di trasmettere sullo schermo magnetismo, mistero, energia, ma anche la grande solitudine.
    Diana faceva sentire gli altri luce ma questa luce non le veniva restituita. Era di una generosita' rara, con un grande fuoco dentro ma completamente sola e disperata e questo era quello che dovevo interpretare", ha raccontato Kristen Stewart.
    Il film si concentra nel weekend in cui Diana sofferente, fragile, decise di riprendersi la vita: era il Natale del 1991 trascorso con la famiglia reale nel castello di Sandrigham nel Norfolk spartanamente tenuto al gelo per scelta della regina Elisabetta. Tre giorni di disperazione (la vediamo rubare bulimicamente il cibo di notte dalle cucine per poi vomitarlo in bagno, chiudersi in camera a piangere, cercare di eludere la sicurezza e soprattutto il maggiore Gregory, Timothy Spall mandato apposta a controllarla, rompere la collana di perle che le ha regalato Carlo avendo fatto lo stesso regalo all'amante Camilla Parker Bowles) e di tentativi di smarcarsi da una famiglia che non sopportava più in fondo ricambiata, mentre i fotografi avevano scatti piu' per lei che per The Queen. Dopo la serie tv The Crown ora anche questo film mette in cattiva luce la famiglia reale, raccontata come un'organizzazione praticamente militare, senza alcuna liberta' , "un campo di mine" e salvando solo William e Harry bimbi amatissimi. "Il tocco di Diana e' irraggiungibile - ha aggiunto Kristen Stewart - e' stato un impegno grande interpretarla mi e' piaciuta la sua follia, imprevedibilita' , l'ansia di essere libera in un contesto che era davvero una gabbia dorata in cui anche togliersi le scarpe e correre era vietato, i suoi vestiti erano come un'armatura. Ecco spero di aver fatto capire quanto fosse vitale e libera, un'autentica outsider". Nessuna nuova notizia sulla sua storia, ci ha tenuto a dire il regista, quanto piuttosto "gettare un ponte per comprenderla fino in fondo".
    Consulenti di vicende reali hanno aiutato la produzione del film perche' tutto fosse realistico. Anche la Stewart e' inseguita dai paparazzi, dai tempi della saga dei vampiri, dell'amore poi finito con Robert Pattinson e delle successive relazioni con varie donne dopo aver dichiarato di essere bisessuale (dovrebbe sposarsi con la fidanzata Dylan Meyer).
   

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