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Tammy Faye, ritratto della telepredicatrice d'America

Tammy Faye, ritratto della telepredicatrice d'America

Jessica Chastain e Andrew Garfield protagonisti del film

ROMA, 04 febbraio 2022, 10:00

Redazione ANSA

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(di Francesca Pierleoni) In Italia poco nota, in Usa ben più popolare: è la carismatica e a suo modo iconica telepredicatrice Tammy Faye Bakker, scomparsa nel 2007 per un tumore, alla quale dà volto Jessica Chastain (anche coproduttrice e anima del progetto) in Gli occhi di Tammy Faye di Michael Showalter, in sala con Disney da giovedì 3 febbraio dopo il debutto al Toronto International Film Festival e l'apertura della Festa di Roma lo scorso ottobre. Il film, basato sull'omonimo documentario del 2000 firmato da Fenton Bailey e Randy Barbato, ripercorre circa un quarantennio nella vita di Tammy Faye e dell'ambizioso e ben più lucido marito Jim Bakker (Andrew Garfield) capaci nella loro 'carriera da telepredicatori', tra gli anni '70 e '80 di diventare vere e proprie star del piccolo schermo e di costruire a colpi di donazioni un impero economico (erigendo fra gli altri anche un hotel extralusso e un parco di divertimenti a tema cristiano) e mediatico creando il più famoso canale televisivo religioso degli Stati Uniti . Il racconto segue i Bakker dalla brillante costruzione del trionfo, tra finta serenità di coppia e ombre sempre più marcate, al totale crollo causato dalle frodi, gli scandali sessuali e finanziari di cui si è reso responsabile Jim Bakker (condannato inizialmente a 45 anni di prigione, poi ridotti a otto).
    Tammy Faye si è sempre detta all'oscuro dei crimini, difendendo a lungo anche l'innocenza del marito, dal quale ha divorziato dopo la condanna.
    Un tour de force attoriale che secondo i critici potrebbe portare sia Jessica Chastain (trasformata fisicamente grazie anche a un impressionante lavoro dei make-up artists) sia Andrew Garfield di nuovo in corsa per l'Oscar. Quest'ultimo è in pole position anche per il musical Tick, Tick...Boom! Grandi sorrisi, vestiti e trucco appariscente (il suo 'marchio di fabbrica' erano le immancabili ciglia finte), parrucche vistose, un'ingenuità ostentata in una personalità fragile (ha combattuto contro la dipendenza da psicofarmaci), ma anche coraggio e generosità: Jessica Chastain rende appieno la complessità di Tammy Faye, dai dubbi su quanto sapesse e quanto non volesse sapere delle malefatte e i segreti del marito alle scelte forti come offrire sostegno e aiuto ai malati di Aids, attirandosi le critiche di molti leader nella comunità cristiano evangelica Usa, fra i quali il potente Jerry Falwell (Vincent D'Onofrio).
    "Ho visto il documentario su di lei dieci anni fa in tv, mentre stavo facendo il giro di promozione per Zero dark Thirty e Tammy Faye mi ha profondamente colpito, era una donna colma di compassione e amore. Ero sconvolta da quanto poco sapessi di lei, al di là dei drammi, lo scandalo e il sensazionalismo mediatico - ha spiegato Jessica Chastain, migliore attrice a Toronto, candidata al Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico e al SAG Award come miglior attrice protagonista -. Ho sentito di dover raccontare la sua vera storia, perché trovo che sia stata trattata molto ingiustamente. Volevo che una nuova generazione potesse conoscerla per come realmente era".
   
   

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