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Il milanese imbruttito diventa un film e molla tutto

5 registi

Il milanese imbruttito diventa un film e molla tutto

Il 7 dicembre in sala, con Lanzoni, Bisio e Calabresi

MILANO, 07 dicembre 2021, 09:07

di Marisa Alagia

ANSACheck

Mollo tutto e apro un chiringuito - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mollo tutto e apro un chiringuito - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mollo tutto e apro un chiringuito - RIPRODUZIONE RISERVATA

La vera sfida sarà far conoscere e apprezzare il 'milanese imbruttito' anche fuori dalla Lombardia.
    Nato come pagina social nel 2013 per iniziativa di tre giovani che volevano ironizzare su usi, costumi, linguaggio e abitudini dei milanesi, trasformato in brand e agenzia creativa, seguito da 3 milioni di persone sui vari canali, ora sbarca al cinema dal 7 dicembre con il film 'Mollo tutto e apro un chiringuito'.
    La produzione conta 5 registi (Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi), numerosi autori e ovviamente la collaborazione dei tre fondatori del 'marchio' (Tommaso Pozza, Marco de Crescenzo e Franco Marisio) diventato da gioco a un vero e proprio business. A calarsi nei panni del protagonista, l'attore Germano Lanzoni, un dirigente di spicco di una grande multinazionale milanese, il signor Imbruttito. Moglie adeguata al ruolo, figlio adolescente che ragiona già in termini di profitto, appartamento e ufficio nei grattacieli più nuovi e alti di Milano, un suv da parcheggiare allegramente su strisce pedonali o aiuole, Imbruttito segue tutti i mantra della 'sua specie. A cominciare della doppia F, f... e fatturato. Fino a quando l'affare della sua vita sfuma, va in crisi e in depressione e per uscirne si lascia trascinare in una impresa totalmente lontana dalle sue solite, l'acquisto di un chiringuito in Sardegna.
    Ma non quella di Porto Cervo o della Costa Smeralda (la sola Sardegna che esiste nell'immaginario del milanese imbruttito), bensì un luogo sperduto, meravigliosamente desolato e naturale, e soprattutto refrattario a qualunque novità. E così il personaggio che, secondo i creatori, ha tra le sue manie quella di sintetizzare il tutto con un Taac, usare termini come sushino o cafferino, leggere le mail mentre si lava i denti, odia pedoni e ciclisti, ha sempre l'alternativa giusta se c'e' traffico sulla "circonvalla", d'inverno va a "Courma" e d'estate a "Santa", si trova in una situazione che lo travolgerà e magari lo farà pure cambiare.
    "E' stata una grande emozione raccontare la città che amo anche nella versione imbruttita", ha detto Lanzoni che avrà al suo fianco, tra gli altri, Paolo Calabresi, Claudio Bisio, Laura Locatelli e nella parte del Giargiana (come i milanesi definiscono tutti coloro che non sono di Milano centro), Valerio Airò Rochelmeyer.
    "Abbiamo voluto rendere il personaggio più tridimensionale e metterlo in difficoltà per vedere di che pasta è fatto - ha aggiunto uno dei registi - anche per vedere dove il guizzo milanese può arrivare in un contesto in cui non è abituato". Il film in sala dal 7 dicembre, distribuito da Medusa. "Per noi è stata una sfida che ci ha divertito e dato energia e entusiasmo - ha detto l'ad di Medusa Giampaolo Letta -. Anzi, la sfida è doppia perchè portiamo fuori Milano un personaggio molto nordico".
   

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