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La scelta di Anne, quando l'aborto era da galera

Audrey Diwan

La scelta di Anne, quando l'aborto era da galera

Leone d'oro Diwan, non capisco proteste cattolici su aborto

ROMA, 07 novembre 2021, 10:10

di Francesco Gallo

ANSACheck

La scelta di Anne, locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA

La scelta di Anne, locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA
La scelta di Anne, locandina - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un pezzo di storia che sembra lontana, medioevale, ma invece risale solo agli anni Sessanta è quella che racconta LA SCELTA DI ANNE- L'ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan, Leone d'oro alla 78/ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia basato sull'omonimo romanzo autobiografico del 2000 di Annie Ernaux e in sala dal 4 novembre con Europictures.
    E va detto che il film, che è solo la cronaca puntuale e per certi versi fredda di quello che accadde, sembra del tutto segnato dalla verità di quell'esperienza.
    Ci troviamo appunto nella Francia degli anni Sessanta quando l'aborto era proibito e ti portava dritto dritto in galera insieme ovviamente a chi lo aveva praticato o favorito. Da qui questo film durissimo con protagonista Anne (Anamaria Vartolomei) brillante studentessa di letteratura molto determinata ad avere successo. Così quando la ragazza resta incinta fa di tutto per non compromettere il suo futuro, da sempre immaginato come riscatto sociale rispetto a una famiglia che per vivere gestisce un'umile trattoria.
    "Sono pronta a discutere con chi è contro l'aborto e la libertà delle donne di gestire il proprio corpo come fanno i cattolici.
    Vorrei capire da dove viene questa loro resistenza. Posso comprendere le differenze culturali, ma non capisco come si possa negare l'esperienza di dolore di questa ragazza" dice la regista oggi a Villa Medici a Roma.
    E ancora la Diwan: "Non è un film sull'aborto, ma sulla libertà delle donne. Da giovane ho dovuto abortire, ma l'ho potuto fare legalmente, in ospedale, in tutta sicurezza, senza rischiare la vita. Alle generazioni precedenti questo non era possibile e ancora oggi non lo è in molti Paesi, come Polonia e ora il Texas".
    Il film, quasi un thriller scandito come è dal passare delle settimane di gravidanza, si accelera con l'avvicinarsi degli esami finali di Anne e con la sua gravidanza sempre più evidente. Per lei è tempo di agire, e anche grazie all'interpretazione straordinaria della Bartolomeo, Anne si mostra pronta ad affrontare tutti i mezzi legali e illegali per risolvere il suo problema. Molte così le scene esplicite di un aborto, prima auto - prodotto (scene al limite del fastidio), e poi praticato ben due volte da una cosiddetta 'mammana' con un semplice ferro da calza. Un orrore anche per le possibili conseguenze: morire o essere condannata alla galera.
    "Quando ho deciso di realizzare l'adattamento di L'EVENEMENT della Ernaux, ho cercato di catturare la natura fisica dell'esperienza, di tenere conto della dimensione corporea del percorso. La mia speranza è che il tutto venga visto al di là del contesto temporale della storia e delle barriere di genere.
    Il destino delle giovani che hanno dovuto ricorrere a questo tipo di operazioni è rischioso - conclude - è insopportabile".
    Per la Vartolomei, attrice romena naturalizzata francese classe 1999, entrare in questo mondo non è stato certo facile: "Intanto - dice a Roma - per la scoperta della violenza della storia e poi la collera che ho provato leggendo il romanzo della Ernaux mi ha dato il desiderio di difendere questa ragazza e di farlo nel modo migliore possibile. Il fatto che io avessi la stessa età di Anne mi ha fatto immedesimare anche di più. Ho percorso, come lei, la strada del desiderio della libertà e della solitudine. Sono anche cresciuta con questo personaggio - conclude - che mi ha dato una grande libertà come attrice".

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