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Cinema: Fabio Volo, essere voce Ailo è fico coi figli

Cinema: Fabio Volo, essere voce Ailo è fico coi figli

Il film di Guillaume Maidatchevsky in sala dal 14 novembre

ROMA, 11 novembre 2019, 09:29

Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Volo si mangia Ailo in un sol boccone. L'attore scrittore e conduttore di radio e tv, voce narrante di 'Ailo - Un'avventura tra i ghiacci' di Guillaume Maidatchevsky in sala dal 14 novembre distribuito da Adler Entertainment con Italian International Film, nell'incontro stampa a Roma si lascia andare e parla di tutto: figli, educazione, ecologia, libri, radio e tv. Anche se, ovviamente, si parte dal film (già ad Alice nella Città) che racconta l'incredibile viaggio di un piccolo cucciolo di renna tra le meraviglie della Lapponia con i suoi strepitosi paesaggi caratterizzati dalla natura incontaminata. Un film comunque girato in sedici mesi che mostra, passo dopo passo, la lotta per la sopravvivenza del vulnerabile Ailo nel suo primo anno di vita. "Ho visto il trailer del film - dice oggi a Roma Volo - e ho subito accettato anche per il fatto che ho due bambini piccoli, di quattro e sei anni, e so che sarei stato fico per loro quando avrebbero sentito la mia voce". In Lapponia, dice poi: "Non ci sono mai andato, ma la mia compagna è islandese e così conosco bene quei posti super-puliti e straordinariamente belli". E l'ecologia? "Non credo che tutti i giovami siano oggi interessati all'ecologia più di tanto. Non sono davvero rivoluzionari perché alla fine non sono connessi con la natura.
    Insomma, non abbandoni una bottiglia se vivi tutto l'anno in un posto incontaminato. La prima cosa da fare per essere Green - aggiunge - è andare al supermercato e non comprare prodotti troppi inscatolati. In Italia però non è facile avere un atteggiamento ecologico - continua -, in California, tu trovi dei dispenser per riempire la tua borraccia d'acqua". Greta Thunberg? "È una ragazzina che si è trovata nel posto giusto al momento giusto. Forse prima ci sono state molte altre Greta, ma nessuno se n'è accorto". Da Fabio Volo poi una netta distinzione tra le madri di Nord e Sud Europa: "Nei paesi cattolici le madri creano dei figli che restano dipendenti da loro fino a tardi, la madri del Nord, al contrario, danno ai loro figli i mezzi per diventare indipendenti il prima possibile". Per quanto riguarda i figli di Volo le cose non vanno troppo male: "Non hanno ipad e telefono. Io e mia moglie vogliamo che a tavola siano davvero con noi". Fabio Volo la tv non ha più voglia di farla:"Ormai ci sono troppi compromessi specie per chi fa anche l'autore. Una volta c'erano i direttori di rete che ti proteggevano. A volte ci vogliono anni per lanciare un programma, penso ad esempio a Giorgio Gori e Le iene, oggi se non fai subito ascolti ti chiudono il programma". È innovativo il Fiorello di Raiplay? "Fiorello fa solo Fiorello - dice Fabio Volo -, fa le imitazioni di sempre e la grammatica è ancora quella di Alighiero Noschese". Una curiosità, infine, sul regista di Ailo: "Nato come biologo prima di diventare un cineasta, Guillaume Maidatchevsky ha prodotto documentari per committenze prestigiose come France 2, National Geographic, ZDF e Sky. Il regista ha poi in passato dedicato opere ai lupi, ai babbuini e all'esperienza di Nicolas Barth (il fattore che nel Cantone Svizzero si è impegnato per ridare spazio alla vita selvatica).
   

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