Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Parasite, family-drama alla Monicelli

Parasite, family-drama alla Monicelli

Da Corea film di Bong Joon-ho Palma d'oro a Cannes

ROMA, 05 novembre 2019, 10:28

Francesco Gallo

ANSACheck

Parasite regia di Bong Joon-ho - RIPRODUZIONE RISERVATA

Parasite regia di Bong Joon-ho - RIPRODUZIONE RISERVATA
Parasite regia di Bong Joon-ho - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Una storia di ricchi contro poveri in Corea che sembra scritta, in quanto a cattiveria, da Mario Monicelli. Una lotta di classe ravvicinata in cui a fare la differenza c'è anche l'olfatto, i poveri infatti puzzano un po' troppo per i ricchi coreani, o almeno è quello che capita nel film 'Parasite', scritto e diretto dal talentuoso regista sud coreano Bong Joon-ho, premiato con la Palma d'Oro al 72/o Festival di Cannes e ora in sala dal 7 novembre con Academy Two.
    'Parasite' parte in commedia, ma poi atterra nel dramma, un family-drama con una forte valenza politica. Perché alla fine a giocarsi tutto in questa storia sono due famiglie agli opposti, i poverissimi Ki-taek e i ricchissimi Park. I primi vivono in un sottoscala che spesso viene derattizzato (da qui forse l'odore), i secondi in una stupenda villa con giardino arredata con gusto e senza badare a spese. Tutto inizia in casa Ki-taek quando l'intera famiglia, padre, madre, figlio e figlia è nel panico più totale perché il wifi del vicino, a cui attingono tutti da sempre, ha cambiato password. Ma le cose vanno sicuramente meglio quando il primogenito di questa famiglia di 'brutti, sporchi e cattivi', con un espediente non proprio corretto, si ritrova a fare lezione di inglese alla figlia dei Park. Il ragazzo sarà come un cavallo di Troia per aprire le porte degli ignari Park all'intera sua famiglia che sarà in pochissimo tempo tutta al servizio della ricca casa. Per i Ki-taek la povertà sembra finita, ma nel rifugio antiatomico della ricca casa c'è un'orribile sorpresa e la pace tra le due famiglie sarà rotta.
    L'ultima tragica e indimenticabile scena si sviluppa, incredibilmente, sulle note di In ginocchio da te di Gianni Morandi. "L'ispirazione mi è arrivata con questa domanda: cosa accadrebbe se due famiglie - una ricca e una povera, che occupano quartieri molto diversi - si incontrassero? Cosa accadrebbe poi se quei due mondi dovessero alla fine scontrarsi?" ha spiegato il regista coreano a Cannes. E ancora Bong Joon-ho: "Non sono ossessionato dal tema della famiglia, nel caso di questo film sarebbe poi comunque diverso dai miei lavori precedenti in cui le famiglie erano incomplete. In 'Mother' non c'era infatti il padre, e in 'The Host', madre".
    L'ultimo film del regista coreano, Okja, fu realizzato per Netflix e creò non poche polemiche proprio a Cannes nel 2017. La favola ecologista accese infatti il dibattito Cannes vs Netflix.
    
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza