"Condurre Sanremo? La cosa più
probabile è che non lo farò mai, per vari motivi. Sarei in grado
di farlo? Probabilmente sì. Sarei la persona più adatta? Magari
anche no. Per condurre Sanremo serve una persona molto brava e
larga. Carlo Conti è una persona molto brava e molto larga. Io
so fare il mio lavoro ma sono un po' di nicchia, che non vuol
dire essere sfigati, ma essere sinceri verso se stessi prima di
tutto. Ogni cosa che faccio, però, rischia di essere svilita e
questo crea un equivoco. Si può fare un bel lavoro ed essere
contenti del proprio lavoro anche senza fare Sanremo, Sanremo
non è necessariamente il punto di arrivo. Vorrei sfatare la
convinzione che si faccia tutto per poi approdare lì". Lo dice
Alessandro Cattelan, conduttore di Sanremo Giovani, al via
domani in seconda serata su Rai2, rispondendo a una domanda su
un suo possibile approdo all'Ariston.
"Se mi chiameranno, benissimo, ma non è detto che succeda.
Vorrei uscire dall'equivoco per cui faccio questo in attesa di
fare Sanremo", ribadisce il conduttore, promosso poi 'sul campo'
da Conti, che durante la conferenza stampa di Sanremo Giovani lo
coopta tra i co-conduttori della finale del festival 2025.
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