Al centro della storia, un intreccio di delitti e passioni movimenta le vite dei due fratelli Corsaro, in una Palermo contemporanea che fa da sfondo alle loro indagini. Fabrizio (Giuseppe Fiorello) è un giornalista di nera dal carattere focoso e donnaiolo; Roberto (Paolo Briguglia) è un avvocato penalista integerrimo e un fedele marito. Giuseppe Fiorello, per anni volto di punta acchiappa ascolti della Rai (da Modugno a L'Angelo di Sarajevo - basato sul libro di del compianto Franco di Mare - a gli Orologi del diavolo solo per citarne alcuni titoli), sbarca su Mediaset con una nuova serie, I Fratelli Corsaro, quattro prime serate in onda su Canale 5 da mercoledì 11 settembre, in cui torna a interpretare un giornalista ma di cronaca nera. La fiction è tratta dai fortunati libri del giornalista siciliano Salvo Toscano, in particolare dai romanzi "Ultimo Appello", "L'Enigma Barabba", "Sangue del mio Sangue", "Insoliti Sospetti" (Newton Compton editori). La sceneggiatura è firmata dallo stesso Giuseppe Fiorello, Salvatore De Mola, Pier Paolo Piciarelli. La regia è di Francesco Miccichè. L'attore in Sicilia era stato come regista con il suo bellissimo Stranizza d'Amuri (candidato anche ai David) e ci è tornato per la nuova serie Mediaset. Inizialmente Giuseppe Fiorello avrebbe dovuto vestire i panni del fratello minore Roberto - come racconta in un'intervista con l'ANSA (disponibile anche in versione video sul sito Ansa.it) - ruolo che è poi stato affidato al co-protagonista Briguglia: "Nelle prime sedute di sceneggiatura per me si pensava a Roberto perché ha aspetti che mi somigliano moltissimo: la tranquillità, la pacatezza, quella punta di ipocondria, l'attaccamento alla famiglia, la precisione, la sicurezza. Poi ho pesato che era meglio fare l'altro ruolo, più sfrontato, libero, irrazionale, intuitivo. Ma quello che mi piace di più è proprio la relazione tra questi due fratelli, che si amano molto e nelle cui figure molti italiani si potranno a mio avviso riconoscere". Non ha pensato di curare la regia? "No, ma ci tornerò presto, sto pensando ad altri progetti. Mi fa piacere che il film sia stato accolto bene. Ci tengo a dire che questa serie dei fratelli Corsaro l'ho voluta fortemente fare. Anni fa ho letto dei libri di Toscano e mi hanno appassionato, perché non c'erano macchiette ma una giusta dose di ironia e giallo. E poi c'era Palermo, città che conosco poco rispetto a Catania. È bellissima e ci ha accolto a braccia aperte". "È vero - aggiunge Briguglia - è una città meravigliosa. Per esempio Wim Wenders, in un film bellissimo come Palermo Shooting, da un'immagine di una città cupa, sospesa tra vita e morte. Metteremo a fuoco i colori, la vivacità, l'allegria, l'ironia, l'affetto familiare oltre ovviamente ai casi di puntata, quindi è una serie ben equilibrata". Per anni volto delle fiction Rai, ora Giuseppe Fiorello passa a Mediaset. "Vorrei precisare che non ho mai avuto l'esclusiva con nessuno, sono libero. Alla Rai devo tanto, poi mai dire mai. Ora volevo fare questo progetto che ho proposto a Cammilla Nesbitt. È stata la più veloce ad ottenere i diritti. La persona giusta è la produttrice giusta. Il progetto è realizzato da lei con CamFilm insieme a Taodue. Mediaset mi ha lasciato piena liberta come Camilla". Tra colpi di scena e segreti di famiglia, mentre Fabrizio (Fiorello) cerca un equilibrio tra le molte conquiste femminili, Roberto (Briguglia) ha il grande desiderio di diventare papà, ma entrambi sono sempre pronti a correre a casa dalla mamma che li vizia con i suoi manicaretti. Nonostante i frequenti battibecchi i fratelli Corsaro si sostengono a vicenda, uniti da un legame fraterno inossidabile e la loro tenacia e il loro acume investigativo li condurranno alla risoluzione di ogni enigma, smascherando ipocrisie e inganni e restituendo giustizia alle vittime. La mamma, molto protettiva, è sempre pronta ad accogliere i due fratelli: "Il suo preferito è Fabrizio - scherza Briguglia - per il suo modo di fare ironico, scanzonato, che nella realtà somiglia più a me. Anche se ci rimette in riga". Replica Fiorello: "Anche mia madre se mi vede in tv sottolinea: ma come eri vestito, o pettinato. Va detto che mi fido molto di lei, è stata la prima a vedere la copia lavoro di Stranizza d'amuri: quando mi ha detto 'è un film autentico, è vero', più volte, ho capito che avevo fatto un buon lavoro". I Fratelli Corsaro è Prodotta da Camfilm, con il contributo del Fondo per lo Sviluppo degli Investimenti nel Cinema e nell'Audiovisivo e con il contributo della Regione Siciliana - Assessorato Turismo Sport e Spettacolo - Sicilia Film Commissione, presentata da Taodue.
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