Nessuno poteva immaginare che quello era già un tramonto. Il sogno di Raul Gardini era la chimica verde, la benzina senza piombo, la green economy quando ancora si poteva fumare sui treni e poi la vela diventata con le sue imprese uno sport per cui per la prima volta gli italiani facevano le notte davanti alla tv . Nel 1992 ha fatto sognare l'Italia, portando nel mondo il leone di San Marco, lo scafo che vinse la Louis Vuitton's Cup e che sfidò "America-Cubed" per aggiudicarsi l'America's Cup a San Diego. Fabrizio Bentivoglio nei panni di Raul Gardini, il geniale imprenditore ravennate nato il 7 giugno 1933, e morto suicida a Milano il 23 luglio 1993, durante l'inchiesta Mani Pulite. Lunedì 7 marzo sono iniziate le riprese di "Raul Gardini", la nuova docufiction coprodotta da Rai Fiction e Aurora tv Banijay, per la regia di Francesco Micciche'. La docufiction, interpretata da Bentivoglio, vede nel cast Pilar Fogliati, Helene Nardini, Sara D'Amario e Stefano Abbati tra gli altri. Racconta la figura di Gardini attraverso la partecipazione del Moro di Venezia alla Louis Vuitton Cup e all'America's Cup nei primi anni '90. La sceneggiatura è di Denise Pardo, Giovanni Filippetto e Francesco Micciché. Le riprese si svolgeranno prevalentemente a Ravenna e la messa in onda è prevista prossimamente. Gardini cresciuto professionalmente nell'azienda di Serafino Ferruzzi, di cui diventò genero sposandone la figlia Idina (morta nel 2018), trasformò la Ferruzzi in un gruppo prevalentemente industriale, grazie a una politica di continue acquisizioni: tra il 1981 e il 1986 fu acquisito il controllo del maggiore produttore di zucchero italiano, l'Eridania, allora quotata in Borsa, e del produttore francese di zucchero Béghin Say, creando la società Eridania-Béghin Say. Nel 1987 fu la volta della divisione amido dell'americana CPC, nel 1988 di Central Soya e Leiseur Koipe specializzate nella lavorazione della soia. La maggioranza della Montedison fu acquisita in varie fasi tra il 1985 e il 1987. Gardini realizza con l'Eni la fusione delle attività chimiche dei due gruppi, fondando Enimont, di cui Eni e Montedison possiedono il 40% ciascuno, mentre il restante 20% è nelle mani del mercato azionario. In seguito dà la scalata a Enimont, ma l'operazione salta per una serie di opposizioni politiche, finanziarie e giudiziarie. Di qui la decisione di vendere all'Eni il proprio 40%. Negli anni '90 la figura di Gardini è anche legata allo sport e in particolare all'America's Cup, di cui il Moro di Venezia, la barca voluta da Gardini e finanziata dalla Montedison, fu protagonista nell'edizione del 1992. Fu infatti la prima barca italiana nella storia a vincere la Louis Vuitton Cup. Nell'anno successivo, il 1993, esplode l'inchiesta giudiziaria di Mani Pulite. Gardini, molto scosso dalla notizia del suicidio nel carcere di San Vittore di Gabriele Cagliari (suo rivale nella vicenda Enimont), ma anche dalla consapevolezza che gli inquirenti puntavano oramai su di lui, si suicida con un colpo di pistola.
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