Sette donne straordinarie del
Novecento italiano, coraggiose, controcorrente, interpretate da
altrettante attrici, rivivono nella seconda edizione de 'Il
segno delle Donne', una coproduzione originale Anele - Rai
Storia, che Rai Cultura propone da martedì 28 settembre alle
21.10 su Rai Storia, con nuova conduttrice Elena Stancanelli che
proporrà dei "faccia a faccia" con loro. La docu-fiction in sei
episodi prende il via con Alida Valli interpretata da Margareth
Madè.
"Sono interviste impossibili e le parole che pronunciano queste
donne,
che vengono da ambiti diversi, sono tutte vere, tratte da
lettere, diari, colloqui con giornalisti, discorsi pubblici.
Viene data loro una realtà mettendole in scena. Io sono un
personaggio neutro" spiega all'ANSA la Stancanelli. Tutto il
materiale documentaristico è stato portato alla luce dagli
autori con la consulenza della storica Silvia Salvatici.
Le altre protagoniste sono: Liala, una delle più celebri
scrittrici di romanzi rosa del XX secolo, autrice di oltre 80
libri che solo in Italia hanno venduto oltre 10 milioni di
copie, interpretata da Giuliana De Sio; la stilista Fernanda
Gattinoni interpretata da Elisabetta De Palo,
le sorelle Angela e Luciana Giussani, interpretate da Valentina
Carnelutti e Olivia Magnani; Colette Rosselli interpretata da
Sandra Ceccarelli
e Carina Massone Negrone, una delle prime "eroine dei cieli"
interpretata da Lorenza Indovina. "A me interessava raccontare
la testardaggine, lo stare ostinatamente controcorrente di
queste donne, il loro fare quello che desideri a prescindere da
ciò a cui vai incontro. Sono tutte donne non facili e anche
controverse. Ripercorrendo la loro vita ti rendi conto che sono
state più facilmente cancellate degli uomini. Pensa alla
violenza nei confronti di Liala dal punto di vista letterario.
Parliamo di un'autrice che vendeva come Elena Ferrante, forse di
più, molto appoggiata da D'Annunzio eppure spazzata via"
racconta la Stancanelli.
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