"Siamo alla Folliaaaa. Qualcuno forse
da questo post si aspetta delle scuse e lo avvisiamo subito che
rimarrà deluso. Pensiamo che moltissime persone che hanno
attaccato il nostro monologo non l'abbiano nemmeno visto per
intero e che tanti lo abbiano guardato già prevenuti. Bene, ci
rivolgiamo a loro, a "voi". Non fate finta di non capire quello
che abbiamo detto perché "vi" fa comodo trasformarlo nella
solita querelle politica da quattro soldi. La politica non ci
appartiene. La politica ci omaggia di spunti e personaggi senza
distinzioni di partiti per fare quello che vogliamo fare,
satira, come abbiamo sempre fatto". Così Pio e Amedeo rispondono
su Facebook alle polemiche sul monologo nel programma
'Felicissima sera', andato in onda su Canale 5.
"Le parole hanno la loro importanza - proseguono - Eccome se
ce l'hanno...ma non sono nulla in confronto all'intenzione! È
logica: "le parole non valgono quanto l'intenzione!" Questo
abbiamo detto! Non ci provate. Si può fare così schifo anche
usando solo termini "politicamente corretti". Passiamo al nostro
suggerimento di usare l'ironia: l'utilizzo dell'ironia laddove
si può, è chiaro, è solo quello di tentare di disinnescare
l'offesa. Nessuno ha detto che l'ironia disinnesca la
violenza!".
"Non fermiamoci alla grammatica delle parole, oggi purtroppo
non basta...educhiamo anche la testa e non solo il linguaggio -
aggiungono -. Quando diciamo "voi" ci rivolgiamo a quelli che
non hanno capito il nostro messaggio. Perché fortunatamente, di
gay, neri ed ebrei che hanno capito il senso di quello che
abbiamo detto ce ne sono tanti, tantissimi, e sono quelli, come
noi, a cui basterebbe raggiungere la vera uguaglianza. Per
chiudere sappiate che noi abbiamo appena cominciato la nostra
battaglia ai luoghi comuni e all'ipocrisia. Il nostro obiettivo
è sempre e sempre sarà quello di scardinare questa Opinione
unica che vogliono imporci!".
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