Grande clamore e molte polemiche
per un servizio televisivo dell'emittente francese M6 su
presunte "cene clandestine" in locali di lusso, con invitati di
spicco - fra i quali parlamentari e ministri del governo -
inquadrati a tavola senza rispetto delle distanze e in assenza
di mascherine. Individuato in poche ore, il presunto
organizzatore delle serate clandestine ha affermato di aver
"scherzato". Intanto, però, la procura ha aperto un'inchiesta
penale.
Nel reportage con telecamera nascosta, M6 aveva mostrato un
ristorante clandestino - poi identificato come il "Palais
Vivienne", in pieno centro di Parigi - in cui nessuno, neppure i
camerieri, indossa mascherine, né rispetta le distanze. Molti
gli abbracci e i baci fra i partecipanti, in un'atmosfera molto
festosa.
Immagini simili sono state girate in un'altra cena a
pagamento con decine di invitati, senza il rispetto di alcuna
regola mentre bar e ristoranti sono chiusi nella capitale dal 29
ottobre. Il procuratore, Rémy Heitz, ha ordinato un'inchiesta
dopo l'ondata di polemiche successiva alla trasmissione. Nelle
immagini, fra l'altro, si sente il proprietario del locale
"Palais Vivienne" (voce camuffata ma immediatamente individuata
sui social come quella di Pierre-Jean Chalençon) affermare: "Ho
cenato in settimane in due o tre ristoranti cosiddetti
clandestini, con diversi ministri".
Investito dalla bufera mediatica e dall'inchiesta, Chalençon
ha ritrattato già nella serata di ieri attraverso il suo
avvocato, affermando di aver "scherzato" e di aver fatto ricorso
al "senso dell'assurdo".
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