La distribuzione "non è meno
minacciata oggi dell'esercizio cinematografico e la produzione
ha bisogno di un sostegno strategico. Ci vuole un equilibrio fra
la sala che difenderemo sempre, tv, i broadcaster e le nuove
piattaforme che sono chiamate a nuove responsabilità di
sistema". Lo dice il presidente dell'Anica Francesco Rutelli
commentando a Timeline su Skytg24 il momento critico per il
settore audiovisivo, dopo la nuova chiusura dei cinema decisa
con l'ultimo Dpcm.
"Se il governo ragionerà su questi punti potremo uscire ancora
più forti, se invece si continuerà con provvedimenti
spezzettati o occasionali, il sistema del cinema e
dell'audiovisivo potrebbe andare a gambe all'aria. Ci vogliono
nervi saldi, senso di responsabilità e prospettiva" sottolinea.
Alla richiesta di esercitare senso di responsabilità formulata
dall'esecutivo "nessun italiano si può sottrarre. E' evidente
che tutti si aspettano che le misure dal governo siano
intelligenti e utili dal punto di vista della salute e nella
prospettiva industriale". Si chiede alla gente "di stare a
casa per ridurre la possibilità di contagi e su questo il
governo non può non ottenere senso di responsabilità dalle
industrie e allo stesso tempo essere interpellato su cosa
succederà ora per quanto riguarda la tutela del lavoro, di tante
industrie che rischiano di chiudere".
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