Va in scena a Napoli Il Rito di
Ingmar Bergman nella versione per il teatro che il regista
Alfonso Postiglione, autore anche dell'adattamento del testo
tradotto da Gianluca lumiento, realizza dall'omonimo film
(Riten) del grande cineasta svedese.
Interpretato da Elia Schilton nel ruolo del giudice Ernst
Abrahmsson, Alice Arcuri (in quello di Thea Winkelmann),
Giampiero Judica (nei panni di Sebastian Fischer) e Antonio
Zavatteri (in quelli di Hans Winkelmann), dopo la prima al
Campania Teatro Festival 2023, lo spettacolo debutta martedì 27
febbraio al Teatro San Ferdinando, con repliche fino a domenica
3 marzo.
La sceneggiatura di Bergman realizza, in nove quadri, la
descrizione dell'ossessivo accanimento di un giudice contro tre
attori di teatro che vengono denunciati e sottoposti al suo
giudizio per rispondere delle accuse di oscenità rivolte al loro
ultimo spettacolo.
"La performance dei tre - sottolinea il regista Alfonso
Postiglione - si rivela una sorta di rito dionisiaco dalle
chiare valenze simboliche in cui la forza della creazione
artistica vince sui tentativi di censura e normalizzazione di
una qualsivoglia autorità, politica o sociale". Incentrata sul
rapporto, spesso conflittuale, tra autorità costituita e azione
artistica, questa vicenda "sembra parlarci del nostro presente
nonostante il testo, tratto dalla sceneggiatura originale, che
inizialmente Bergman scrive proprio per il teatro, sia fedele al
film diretto per la televisione svedese nel 1969. Oltre al tema
della censura - conclude il regista - subìta spesso da Bergman
ai suoi tempi, nel testo è forse ancora più centrale
l'affermazione delle potenziali possibilità destabilizzanti che
possono scaturire da un atto artistico".
La produzione è del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Ente
Teatro Cronaca, Fondazione Campania dei Festival.
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