Una bambina brillante e intelligente, appassionata di libri e con un dono molto particolare: può spostare gli oggetti con il pensiero. Una famiglia che non la ama ne' comprende. Una preside cattivissima, ma anche una maestra che la apprezzerà. Dopo lo show al West End londinese, il film con Danny De Vito e anche la versione tv di Netflix, Matilda, la bimba prodigio del romanzo di Roald Dahl, arriva per la prima volta sui palcoscenici italiani, il 7 dicembre al Sistina di Roma, nel musical diretto e prodotto da Massimo Romeo Piparo, che ne ha curato anche l'adattamento italiano dall'originale premiato con cinque Tony Awards, su musiche di Tim Minchin e libretto di Dennis Kelly. "Per molto tempo mi sono interrogato sul grandissimo successo di Matilda Il musical a Londra e rinviavo sempre la volta che sarei andato a vederlo - racconta Piparo - Poi me ne sono innamorato. Oggi è uno dei miei musical preferiti. Una storia universale che ha per protagoniste due eroine: una bambina e una maestra, ovvero i simboli della scuola e della famiglia. Due istituzioni, e lo dico da genitore, che nella società di oggi forse vacillano un po' nel proprio compito". E se la giovane protagonista è interpretata da un altrettanto prodigioso talento come la piccola Giulia Chiovelli (e, alternatamente, da Sofia Di Paola e Greta Fronzi), a fare la differenza sarà la perfida preside, la signorina Trinciabue, interpretata da Luca Ward, per la prima volta in un ruolo en travesti. "Mi sono reso conto di quanto sia difficile entrare nel panorama di una donna - racconta l'attore -. Il suo universo è completamente diverso. All'inizio io pensavo di essere femminile e Massimo invece mi fermava: sembri il gladiatore sui tacchi", ride. Il ruolo, prosegue, è invece "complesso, perché la signorina Trinciabue è una ex lanciatrice di martello e medaglia olimpica, ma è sempre una donna. Potrebbe quasi sembrare un cartone per la sua cattiveria, ma non lo è. E le darò una voce molto sexy - sorride Ward - La sfida è che, nonostante il mio aspetto, spero di far innamorare tutti gli uomini in platea". La Trinciabue, aggiunge Piparo, "è la quintessenza del male, rappresenta un lato bestiale che è nell'uomo e che a volte purtroppo si manifesta. Anche per questo - riflette - lo spettacolo si incastra perfettamente nel momento che stiamo vivendo. Passati i giorni delle manifestazioni e dei segni rossi sul viso, ora deve iniziare un percorso e per noi inizia così. Con Matilda noi testimonieremo tutti i giorni, speriamo molto a lungo". In una messa in scena "davvero per tutta la famiglia", lontana dai toni più dark della serie tv, a garantire risate e sorprese in scena ci sono dunque anche i The Pozzolis Family (Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli) nei panni dei cinici e goffi signori Dal Verme, i genitori di Matilda; Giulia Fabbri come la Maestra Dolcemiele ed Elena Mancuso Mrs. Phelps. Più una squadra di giovani talenti sui banchi di scuola, per la maggior parte allevati all'Accademia del Sistina. Con la supervisione musicale del maestro Emanuele Friello, accompagnato dall'orchestra dal vivo diretta da Federico Zylka e con le coreografie di Billy Mitchell, dopo il Sistina lo spettacolo sarà in tournée per tutta Italia e dal 15 febbraio al nuovo Sistina Chapiteau di Milano.
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