È intitolata Vertigine, come "quel
sussulto che stravolge per attrazione e timore insieme", la
stagione 2024 di Orbita/Spellbound - diventata nel 2022 Centro
di produzione Nazionale della Danza - al via dal 12 gennaio fino
al 23 maggio, tra il Teatro Palladium, lo Spazio Rossellini e il
Teatro Biblioteca Quarticciolo della capitale. Una terza
edizione, racconta la curatrice e co-direttrice Valentina
Marini, "in cui festeggiamo anche il trentennale di Spellbound
Contemporary Ballet. Trent'anni di lavoro, tournée, spettacoli,
per un progetto che restituisce alla città tutto il know e
quello che ha potuto capitalizzare nel suo cammino".
"Credo che i Centri di produzione dovrebbero creare una rete
nazionale e poi essere regolamentati - commenta Mvula Alessandro
Sungani,
consigliere per la danza del Ministero della Cultura - E ad
Orbita/Spellbound in futuro andrà dato uno spazio per una
programmazione più agile".
La nuova stagione si snoda in 24 spettacoli in 5 mesi, al via
con la prima nazionale dell'autobiografico Dance is not for us
del coreografo e danzatore franco-libanese Omar Rajeh. Tre i
focus autoriali, dedicati al performer Carlo Massari, al
pioniere del circo contemporaneo Piergiorgio Milano e al
coreografo, danzatore e light designer, Nicola Galli. E poi
ancora i grandi protagonisti della scena contemporanea nazionale
come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Alessandro Sciarroni al
fianco dei nuovi esponenti internazionali come l'israeliano
Sharon Fridman e l'anglo-spagnolo Thomas Noone. Fino ala giovane
coreografia e la new wave italiana con la presenza di Luna
Cenere reduce dalla Biennale, Irene Russolillo, Piergiorgio
Milano, Fabrizio Favale, Valerie Tameu, Nicola Cisternino e
Michael Incarbone.
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