Sarà una stagione all'insegna
dell'intrattenimento intelligente, con la prosa a far da padrona
ma anche appuntamenti di libri, musica, cinema e filosofia,
quella pronta ad alzare il sipario al Teatro Manzoni di Roma.
"Superata la pandemia - racconta il direttore Pietro Longhi - il
pubblico è tornato a riempire la sala e gli abbonati sono in
crescita, anche se ancora non si raggiungono i numeri precedenti
il 2020. Ma il Teatro ha resistito" e "Il Manzoni è diventato un
punto di riferimento non solo per gli amanti degli spettacoli".
Si parte subito all'insegna della commedia con la prima volta in
Italia di C'è un cadavere in giardino di Norm Foster con Sergio
Muniz e Miriam Mesturino, regia di Silvio Giordani (5-22
ottobre), primo titolo di una lunga cavalcata fino a giugno tra
i quali spicca anche un cult degli anni '80 come Tre uomini e
una culla, adattamento firmato dalla stessa autrice del film
francese Coline Serreau e Samuel Tasinaje, con Giorgio Lupano,
Gabriele Pignotta, Attilio Fontana. E poi, tra gli altri, anche
Montagne russe di Eric Assous, con Edy Angelillo e Pietro Longhi
nei panni che in Francia sono stati di Alain Delon e Astrid
Veillon; fino a Paola Gassman e Mirella Mazzeranghi con la
commedia tragicomica di Roberta Skerl, Tutto per Lola. Tornano
poi le iniziative di Manzoni idee come in ritratti di Nascoste.
Storie perse tra le pagine del tempo dedicato alle figure
storiche femminili poco note, Manzoni danza e Manzoni favola per
le famiglie.
Ad aprire il calendario di Scrittori in Scena è invece Pierluigi
Battista con il suo libro I miei eroi (27 settembre) e
l'intervento della direttrice del Salone del Libro di Torino
Annalena Benini; e poi il direttore dell'ANSA Luigi Contu con I
libri si sentono soli (9 ottobre), sul palco insieme a Mario
Calabresi e Alessandra Longo, con letture di Riccardo Rossi e
l'adattamento teatrale con Ivan Zerbinati e Laura Bussani.
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