L'attrice chiede, ChatGpt
risponde. Con "Parl-IA-moci: dialogo impossibile tra Alma e
Gustav Mahler, tra un'attrice e ChatGpt" debutta il 15 settembre
al Teatro San Carlo di Modena, nell'ambito del festival della
Filosofia, un esperimento teatral-scientifico ideato da Diana
Hobel e prodotto dagli Amici della musica di Modena con la
collaborazione della Scuola internazionale superiore di studi
avanzati di Trieste.
Un botta e risposta "in diretta", tra l'essere umano, Alma
(Diana Hobel), e il programma di intelligenza artificiale
generativa ChatGpt, che interpreterà il celebre compositore
Gustav Mahler.
Un esperimento creativo - spiega la Sissa - in cui tutte le
battute di scena di Mahler sono state integralmente scritte da
ChatGpt, alla quale è stato chiesto di immedesimarsi nel
compositore e di rivivere i momenti salienti della sua
tormentata relazione con la inquieta e amatissima moglie. La
novità dello spettacolo è la parte di improvvisazione, nella
quale le battute che Alma e Gustav si scambieranno nasceranno da
input dati sul momento, in scena e per la prima volta, a
ChatGPT-Gustav che quindi potrà rispondere in modi inaspettati
alle provocazioni di Alma, mostrando così potenzialità e limiti
dell'intelligenza artificiale.
La macchina-Mahler sarà in grado di sostenere un dialogo
sensato con l'umana Alma? Riuscirà a nascere un atto unico
teatrale, scritto e recitato in diretta? In questo esperimento
cercherà di farsi strada, tra frammenti di lettere, diari,
sfoghi e nonsense algoritmici, la verità storica sul rapporto
tra i due, il tutto accompagnato - conclude la Sissa - dalla
musica del compositore austriaco, a ricordarci tormento e
bellezza d'ogni grande passione.
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