Dopo il successo in 'Anaïs
Nin' di Louis Andriessen nei giorni scorsi a Bologna, dal
mezzosoprano Cristina Zavalloni sarà protagonista il 5 ottobre
alle 20.30 al Teatro Cavallerizza del Festival Aperto della
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia: in programma il capolavoro
di Arnold Schoenberg 'Pierrot Lunaire', un brano la cui
influenza sulla musica dell'ultimo secolo è di misura
incalcolabile. Marco Angius dirigerà l' Mdi ensemble. Il brano
schoenberghiano sarà spezzato con inserti musicali di Sylvano
Bussotti. In una manciata di mesi, tra il 1912 e il 1913, la
prima di 'Pierrot Lunaire' di Schoenberg e quella della 'Sagra
della Primavera' di Stravinskij sancirono la nascita della
musica moderna, le sue interne rotture, alfa e omega di una
vicenda complicata e avvincente, che prosegue ancora oggi.
'Pierrot Lunaire' presenta d'un colpo innovazioni epocali: il
superamento del sistema tonale, l'invenzione del canto parlato
(Sprechstimme), un suono d'ensemble per timbri strumentali
isolati (la tradizione tendeva al loro impasto), un
rimescolamento di generi ed espressioni tra Lied e teatro,
musica cameristica e cabaret, contemplazione e azione, ironia e
allucinazione.
Per non parlare dei ritrovati formali e del ritorno a una
visione contrappuntistica ripensata. Le tre parti del lavoro
mostrano ciascuna una propria dominante musical drammaturgica:
ironico-satirica la prima, macabra la seconda, malinconica la
terza. 'Arlequin poupi' venne invece composto da Sylvano
Bussotti nel 2009 appositamente per Mdi ensemble, come pezzo da
affiancare al 'Pierrot Lunaire' in concerto. E in dialogo con il
lavoro schoenberghiano esso è concepito: stesso organico (tranne
la voce) e spirito ironico accentuato. In seguito l'ensemble ha
scelto altre due brevi composizioni di Bussotti, a scandire le
tre parti del Pierrot. 'Pierrot Lunaire' è anche punto di
riferimento per la creazione del nuovo lavoro di teatro musicale
'Pierrot Redux' di Massimiliano Viel, che andrà in scena in
prima assoluta (commissione del Festival Aperto) il 7 ottobre
alle 20.30 e il 9 alle 18 con l'impianto visivo di Filippo
Andreatta.
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