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Mahagonny di Kurt Weill e Bertolt Brecht a Reggio Emilia

Mahagonny di Kurt Weill e Bertolt Brecht a Reggio Emilia

Il 13 e 15 maggio diretta da Christopher Franklin

REGGIO EMILIA, 11 maggio 2022, 14:26

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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'Ascesa e caduta della città di Mahagonny' (Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny), l'opera in tre atti composta da Kurt Weill su libretto di Bertolt Brecht, chiude la stagione lirica del Teatro Valli di Reggio Emilia il 13 maggio alle 20 (replica il 15 alle 15.30). Nata da una coproduzione con il Teatro Regio di Parma, l'opera si avvale della regia di Henning Brockhaus e le scene di Margherita Palli.
    Christopher Franklin dirige l'opera per la prima volta sul podio dell'Orchestra dell'Emilia-Romagna 'Arturo Toscanini' con Christopher Lemmings (nei ruoli di Tobby Higgins e Jack O'Brien), Alisa Kolosova (Leokadja Begbick), Chris Merritt (Fatty), Zoltan Nagy (Trinity Moses), Anne-Marie Kremer (Jenny Hill), Tobias Hächler (Jimmy Mahoney), Horst Lamnek (Bill) e Jerzy Butryn (Joe).
    In un'ambientazione surreale, che allude a un imprecisato far west, l'opera racconta la trasformazione di Mahagonny da città ideale del divertimento assoluto a degenerazione di una società distopica governata dalle più bieche leggi del capitalismo.
    Fondata da due uomini e da una donna in fuga dalla giustizia, Mahagonny è una città-trappola dove tutto è concesso. L'unico 'dio' a Mahagonny è il denaro, e l'unico reato è l'esserne privi: e sarà proprio questo limite a decretare la fine di una società ormai corrotta e irrecuperabile.
    Rappresentata per la prima volta a Lipsia il 9 maggio 1930, 'Ascesa e caduta della città di Mahagonny' è il lavoro che rinnovò il fortunato sodalizio tra Kurt Weill e Bertolt Brecht, sancito nel 1928 con 'L'opera da tre soldi'. Per la sua modernità nel denunciare i meccanismi propri del capitalismo e della società dei consumi, 'Mahagonny' fu apertamente contestata per la sua presunta immoralità, molte rappresentazioni furono cancellate, e dovette subire la scure della propaganda nazista, che portò alla distruzione delle copie delle partiture conservate presso la casa editrice Universal.
   

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