Il titolo è di quelli accattivanti,
di piena attualità e gran serietà: "Il mansplaining spiegato a
mia figlia". Ma attenzione, perché quando si tratta di Valerio
Lundini, tutto può accadere. È così che l'artefice delle più
surreali e irriverenti interviste in tv con "Una pezza di
Lundini" su Rai2, dopo il tutto esaurito del tour estivo, torna
ora a girare l'Italia con il suo ultimo spettacolo, in anteprima
l'1 dicembre al Metropolis di Bibbiano (Re) e poi al Delle
Celebrazioni di Bologna il 2-3 (tra le tappe fino a fine a
gennaio anche Milano, Genova, Trieste, Palermo, Torino, Catania,
Roma, l'Aquila).
"Ho messo insieme miei pezzi vecchi e nuovi, canzoni, cose che
mi divertivano - racconta all'ANSA - Non c'è un vero filo
conduttore. Si parla di locandine teatrali, investigatori,
amore, incidenti, sale da ballo e musical americani anni '80.
Non ho una trama, d'altronde chi sono io per dare trame al
mondo? Il titolo? - rilancia - Me lo sono inventato lì per lì.
Mi hanno telefonato che se non ne trovavo uno i teatri non
sapevano cosa scrivere sui cartelloni. Ma in realtà il
mansplaining non c'entra nulla. E a dire la verità non ho
neanche una figlia".
E dopo il tour teatrale, si prevede già una terza stagione in
tv? "Mi piacerebbe - risponde - ma prima bisogna farsi venite
nuove idee o si rischia di essere bolliti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA