(ANSA) - PERUGIA, 23 FEB - Nella provincia di Perugia, in
fascia rossa per le norme contro la diffusione del Covid, la
giornata di mobilitazione nazionale del comparto indetta da Slc
Cgil dal titolo "Torniamo a fare spettacolo", si è svolta
online, con i lavoratori del settore che dalle ore 12, vista
l'impossibilità di scendere fisicamente in piazza, hanno
iniziato a postare cartelli, immagini e dichiarazioni per fare
luce anche in Umbria su questa difficile situazione.
Ristori, protocolli per una riapertura in sicurezza, rinnovo di
contratti collettivi nazionali scaduti da anni e riforma
organica del settore: rappresentanti di Slc Cgil Umbria e Adu
(Attrici attori danzatrici danzatori uniti) Umbria attraverso un
incontro on-line con la stampa hanno illustrato le loro proposte
oltre a fare il punto sulla situazione regionale e rinnovare la
richiesta di attivazione in tempi rapidi del tavolo promesso
dalla Regione Umbria. Sono i temi messi sotto i riflettori da
Enrico Bruschi, segretario generale Slc Cgil Umbria: "C'è
necessità di riaprire i luoghi della cultura e di sostenere con
delle risorse il settore". Un settore che, come ha ricordato
ancora Bruschi, è pure "molto diversificato". Quello della
riapertura è comunque "il primo passo da fare" pure per Emanuela
Faraglia, attrice e responsabile produzione culturale Slc
Umbria.
In Umbria, ha poi evidenziato per Adu Umbria l'attore Alessandro
Sesti, c'è un terreno fertile con tante realtà teatrali anche di
ricerca, "un bene prezioso da tutelare", ha affermato. (ANSA).
Spettacolo: nell'Umbria rossa la mobilitazione si fa online
"Uscire da un limbo che d'ora in avanti non potrà più esistere"
