"Il Teatro Quirino celebra i suoi 150
anni. Siamo il secondo teatro privato d'Italia per numero di
abbonati e se siamo riusciti a fidelizzare così il nostro
pubblico crediamo di averlo meritato. Celebreremo questa
ricorrenza con un volume, una mostra e una festa. E con una
stagione di grandi spettacoli". Così Geppy Gleijeses racconta
all'ANSA il futuro del "suo" Teatro Quirino Gassman di Roma,
"primo palcoscenico in Italia ad annunciare una stagione
intera", al via, con prudenza, il 22/12, quando "ci auguriamo
che le rianimazioni saranno inoperose e tutti gli attualmente
positivi finalmente negativi". Primo in scena, Il malato
immaginario di Moliere con Emilio Solfrizzi diretto da Guglielmo
Ferro, che firma anche Servo di scena da Ronald Harwood, a
marzo, con lo stesso Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli.
In tutto, 16 titoli, tra debutti e recuperi della stagione
interrotta, con anche Manuela Mandracchia e Giovanni Crippa ne
La pazza di Chaillot, Se devi dire una bugia dilla grossa che
Luigi Russo riprende dalla regia originale di Pietro Garinei,
Processo a Gesù di Diego Fabbri diretto da Gleijeses, Marco
Paolini con Nel tempo degli dei, Alessandro Haber e Alvia Reale
in Morte di un commesso viaggiatore di Miller o Gabriele Lavia
con Le leggi della gravità da Teulè. "Con l'ottimismo della
ragione annunciamo tutto subito - prosegue Gleijeses, che del
Quirino è direttore e presidente - Le misure dovranno essere
allentate, soprattutto nelle regioni più virtuose. Ed è
fondamentale che ci dicano come intendono ristorare le nostre
aziende. Noi siamo in piedi con le nostre forze, per il
pubblico. Cosa intendono fare con i fondi che arriveranno?
Qualcuno, poi, pensava di riaprire raccattando altri soldi in
Parlamento - conclude alludendo alle vicende dell'Eliseo -
Faremo di tutto perché questo non avvenga: sarebbe l'ennesimo
schiaffo alla collettività e alla gente che non ha più lavoro".
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