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Biennale torna in scena, con Teatro, Musica e Danza

Biennale torna in scena, con Teatro, Musica e Danza

Leoni d'oro Visioli, De Pablo e La Ribot. Cicutto, no Mostre web

ROMA, 25 giugno 2020, 09:25

di Daniela Giammusso

ANSACheck

FontanaMix Biennale Musica � Grisey - RIPRODUZIONE RISERVATA

FontanaMix Biennale Musica � Grisey - RIPRODUZIONE RISERVATA
FontanaMix Biennale Musica � Grisey - RIPRODUZIONE RISERVATA

 La Biennale di Venezia dice "no" alla "formula di Mostre e Festival on line" e torna, letteralmente, in scena. "Con determinazione, coraggio e passione siamo passati attraverso mesi di incertezza, scostamenti di date, rielaborazioni dei programmi", racconta il presidente Roberto Cicutto, alla sua "prima conferenza in cui - sorride - annuncio cose che si fanno e non che vengono rimandate. La Mostra del Cinema (2-12 settembre ndr) - dice - farà per noi da apripista, anticipando la Biennale che vogliamo per i prossimi anni. Una Biennale in cui le mostre non siano appuntamenti che iniziano e finiscono, ma componenti di un dialogo più largo fra le arti".
    Così, dopo il Cinema, una dopo l'altra, a Venezia debutteranno posticipate di due mesi anche le sezioni Teatro, Musica e Danza, tutte "con programmi invariati, ad eccezione - dice il presidente - della danza, perché alcuni artisti arrivano da paesi dove la fine del lockdown non è ancora vicina". In questi mesi, lo ricorda, si è discusso a lungo "della possibilità che le mostre della Biennale avessero una componente digitale, online, molto forte: è una formula che rifiutiamo con assoluta consapevolezza. Ci sono forme d'arte che non possono fare a meno del loro pubblico. Ed essere presenti qui a Venezia è un'esperienza unica, non solo un modo di fruire qualcosa, ma parte del suo senso".
    Ecco allora che dal 14 al 25 settembre ad andare in scena sarà il 48/o Festival Internazionale del Teatro dal titolo Nascondi(no), quarto atto del progetto diretto da Antonio Latella, pensato come una "collettiva" di artisti italiani (molti in arrivo dal vivaio della Biennale College), sollecitati a comporre sul tema della censura (27 artisti per 28 titoli).
    "Una sorta di Padiglione Italia", dice Latella, che gira intorno ad autori come De Sade e Nabokov o figure come George Bush ed Elia Kazan. "Ma ho voluto anche ricordare quanto il teatro non sia solo di registi e attori", con due Leoni ad altrettanti "tecnici del palcoscenico": Franco Visioli, sound designer al fianco di Thierry Salmon o Peter Stein, Leone d'oro alla carriera, che a Venezia debutterà alla regia con La tragedia è finita, Platonov nella riscrittura di Liv Ferracchiati; e il Leone d'argento al regista, coreografo e pedagogo Alessio Maria Romano.
    E' dedicato agli "Incontri" e al dialogo tra generazioni il 64/o Festival Internazionale di Musica Contemporanea firmato da Ivan Fedele (25 settembre-4 ottobre con 18 appuntamenti e 28 novità), che festeggia anche molti anniversari, dai 100 anni della nascita di Bruno Maderna ai 20 della morte di Franco Donatoni.
    Il Leone d'oro alla carriera va al più grande compositore spagnolo vivente, Luis De Pablo, "un novantenne con il brio di un giovanotto - dice Fedele - con un catalogo immenso, fantasioso, che mai ha ceduto alle mode", cui sarà dedicato il concerto monografico in prima assoluta. Leone d'argento al compositore argentino naturalizzato francese Raphaël Cendo, fondatore del movimento estetico del "saturazionismo". In cartellone anche teatro musicale con "I Cenci" di Giorgio Battistelli a oltre 20 anni dal debutto con l'Ensemble900; e il visionario Instrumental Freak Show di Giovanni Verrando, con l'Interface Ensemble di Francoforte diretti da Francesco Pavan.
    Chiude il 14/o Festival Internazionale di Danza Contemporanea (13 - 25 ottobre) diretto da Marie Chouinard con 19 coreografi e 23 titoli (ma anche incontri e film) e che esplora il tema della danza racconta la danza come territorio senza limiti. Leone d'Oro alla carriera 2020 è l'artista ispano-elvetica La Ribot, personalità unica con i Piezas distinguidas che l'hanno imposta dalla Tate Modern al Théâtre de la Ville di Parigi; mentre il Leone d'argento va a Claudia Castellucci, drammaturga, coreografa e didatta. Tra gli ospiti del cartellonei, anche Olivier Dubois con l'assolo Pour sortir au jour; la catalana Maria Campos; e il libanese Guy Nader, con Times Takes the Time Time Takes.
   

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