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Temi caldi
In collaborazione con Taurianova Capitale italiana del libro 2024
"Sento il dovere di difendere
Taurianova, lasciando al consueto chiacchiericcio della bassa
politica il resto degli attacchi strampalati e sguaiati che gli
amministratori ricevono, che si ha difficoltà a capire fino in
fondo proprio perché privi di senso, e che, come sempre per il
rispetto che nutro verso il Consiglio comunale, caso mai
affronterò solo in quella sede". E' quanto dichiara il sindaco
Roy Basi a proposito delle critiche che l'organizzazione di
"Taurianova capitale italiana del libro" sta ricevendo, a metà
del suo percorso annuale.
"E' normale - prosegue il sindaco - che non a tutti possa
piacere il grande programma fin qui messo in piedi. Ciò che non
è normale, ed è anzi da respingere per la continua allusione ad
opacità che non esistono, la confusione che si fa tra gusti
culturali personali e moralità degli assessori della città. E se
per il contenuto del programma continuiamo a fidarci
quotidianamente dei 25 partner sottoscrittori del Patto per la
Lettura, che con le loro proposte per l'organizzazione di eventi
si stanno rivelando veri campioni della compartecipazione,
valore in cui abbiamo scelto di investire, non è superfluo
ricordare che per un Comune come il nostro afflitto da storiche
carenze di organico e uscito recentemente dal dissesto, quello
fin qui ottenuto, con appuntamenti che si susseguono da maggio a
volte due al giorno, è stato anche uno straordinario risultato
operativo oltre che di qualità".
"Certo - afferma Biasi - anche a me piacerebbe trovare una
intelligenza artificiale che con un semplice tasto aiuta il
Comune a montare i palchi, spostare le sedie, rispondere al
telefono per dare riscontro alle centinaia e centinaia di
proposte di partecipazione che continuiamo a ricevere, ben oltre
i due bandi pubblici che abbiamo lanciato, ma in assenza di tale
comodità tocca vedere, come stiamo vedendo, persone molto
fattive che non badano agli orari e ai ruoli pur di esaltare la
città in questo grande programma. Abbiamo voluto per questo
creare una rete culturalmente trasversale, geograficamente
radicata in tutta la regione, e molto larga, alla base di questa
organizzazione la cui direzione artistica abbiamo voluto tenere
nelle mani dell'Amministrazione comunale proprio perché sentiamo
la responsabilità di portare a termine un investimento in
cultura che la nostra partecipazione al bando ministeriale ha
favorito, e a nessuno è consentito di far volteggiare nel
dibattito insinuazioni su competenze e titoli, in una squadra
che, anche coinvolgendo professionisti taurianovesi dalla
notoria e indiscussa capacità, continua a riservarci costanti
miglioramenti in un programma ancora molto lungo fino al maggio
prossimo. Si può in nome di una strategia politica miope che la
Città sta condannando gettare fango su Taurianova con l'effetto
di rischiare di far desistere visitatori e operatori culturali
dallo sceglierci ancora? La risposta è no, senza se e senza ma,
non è tollerabile e tutti, al di là dell'appartenenza politica,
dobbiamo fare in modo che questi attacchi non fiacchino la forza
propulsiva che il titolo nazionale ci sta dando".
In collaborazione con Taurianova Capitale italiana del libro 2024
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