Ancor prima di esser coinvolto
nella saga giudiziaria che ha mandato in carcere il pioniere
dell'hip hop Sean 'Diddy' Combs, il rapper Jay-Z aveva fatto
causa al legale texano che l'ha denunciato per lo stupro di una
donna all'epoca tredicenne. I legali del 24 volte Premio Grammy
- riporta oggi il New York Times - hanno lanciato gia' in
novembre una azione legale contro l'avvocato Tony Buzbee
accusandolo di aver tentato di "estorcergli esorbitanti somme di
denaro" con la minaccia della "falsa accusa" di aggressione
sessuale su una minorenne.
Buzbee domenica scorsa ha emendato una denuncia della
presunta vittima esplicitando che la "celebrità" coinvolta nello
stupro con Combs era Jay-Z. "Un ricatto", aveva replicato il
rapper accusando il legale di essere "un cacciatore di
ambulanze" per avergli offerto di patteggiare in cambio del
silenzio sul suo nome. Ieri il musicista ha chiesto alla
magistratura di archiviare il caso che lo riguarda affermando
che Buzbee e' al centro di una "vasta rete di estorsioni il cui
obiettivo e' vile e si misura in dollari".
La denuncia della donna contro Jay-Z è parte delle varie
azioni legali (ad oggi almeno 30) che hanno al centro Combs per
vari reati legati al sesso. In una di queste, presentata in
ottobre, Combs e un'altra celebrità, il cui nome era rimasto
allora segreto, erano accusati di aver stuprato una minorenne
durante una festa seguita ai premi Mtv del 2000 al Radio City
Music Hall di New York. Combs, che da settembre è dietro le
sbarre a Brooklyn, ha negato tutte le accuse che lo riguardano.
Quanto a Jay-Z, che dal 2008 è sposato con Beyoncé, nella
replica alla causa che menziona il suo nome, aveva dichiarato
che la richiesta di patteggiamento dell'avvocato Buzbee aveva
avuto l'effetto opposto: "Mi ha fatto desiderare di metterla in
piazza per frode. Non le darò mai un centesimo".
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