Una nuova bomba è esplosa nel
mondo dell'hip hop: Jay-Z, la superstar del rap sposato con
Beyoncé, è stato denunciato per lo stupro di una donna allora
tredicenne in combutta con Sean 'Diddy' Combs.
Con 24 Grammy nel corso della sua carriera (il rapper più
premiato alla pari con Kanye West), il musicista ha accusato il
legale texano Tony Buzbee che rappresenta la donna di essere un
"ricattatore" che "va a caccia di ambulanze". La denuncia è
parte delle varie azioni legali (ad oggi almeno 30) che hanno al
centro Combs per vari reati di sesso. In una di queste denunce,
presentata in ottobre, si accusava Combs e un'altra celebrità,
il cui nome era rimasto allora segreto, di aver stuprato una
minorenne durante una festa seguita ai premi Mtv del 2000 al
Radio City Music Hall di New York.
Ieri la donna ha emendato la denuncia facendo esplicitamente
il nome di Jay-Z e asserendo che lui e Combs avevano fatto a
turno a stuprarla dopo averle fatto bere qualcosa che l'aveva
"stordita". Jay-Z ha definito "idiote" le affermazioni,
affermando che lui viene da un mondo "dove si proteggono i
bambini". Combs, che da settembre è dietro le sbarre a Brooklyn,
ha negato tutte le accuse che lo riguardano. Quanto a Jay-Z che
dal 2008 è sposato con Beyoncé, nella replica alla causa, ha
dichiarato di aver ricevuto una lettera dall'avvocato Buzbee che
gli chiedeva di patteggiare e che la richiesta aveva avuto
l'effetto opposto: "Mi ha fatto desiderare di metterla in piazza
per frode. Non le darò mai un centesimo".
Il musicista, il cui vero nome è Shawn Corey Carter, ha
proseguito accusando Buzbee di essere "uno dei legali che
inseguono le ambulanze" e affermando che "ha commesso un
terribile errore pensando che tutte le celebrità siano uguali.
Io non vengo dal suo mondo. Sono uno che si è fatto strada
partendo da una casa popolare di Brooklyn e non mi presto a
questo tipo di giochi".
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