(di Paola Lo Mele)
Forza Italia tira dritto sullo ius
scholae e ribadisce la volontà di presentare appena possibile
una sua proposta di legge organica sulla cittadinanza. La
strategia è procedere a livello parlamentare, incaricando gli
uffici di elaborare un testo da sottoporre agli alleati di
governo. Possibilmente entro settembre, si sbilanciano in
giornata autorevoli fonti azzurre, ma - viste le resistenze
degli altri azionisti del governo - dal quartier generale del
partito ben presto arriva la frenata. "L'obiettivo è farlo bene
- dice il portavoce Raffaele Nevi -, adesso la priorità è
mandare avanti la manovra e i provvedimenti oggetto delle
iniziative" dell'esecutivo. Ad oggi, infatti, il muro eretto da
FdI e Lega sembra invalicabile. "Non è una priorità - dice
Tommaso Foti da Fratelli d'Italia -, non è un argomento che fino
ad oggi è stato posto all'ordine del giorno, è un tema estivo"-
Un aggettivo identico a quello usato dal leghista Nicola Molteni
per archiviare l'argomento: quella di Tajani per lo ius scholae
"penso sia solo una cotta estiva".
Nel confronto che verrà, il partito azzurro è deciso a
dimostrare agli alleati che il sistema congegnato, oltre che più
giusto, sarebbe anche più stringente di quello attuale: rendere
possibile la richiesta della cittadinanza italiana dopo un
percorso di 10 anni di studio con profitto che attesti, tra le
altre cose, la conoscenza della lingua e della storia italiana.
Questo criterio si potrebbe sostituire a quello dei 18 anni di
età, per "abolire ogni automatismo nella concessione della
cittadinanza". "Siamo da sempre favorevoli allo Ius Scholae, ma
abbiamo ribadito che ogni decisione deve essere presa
unitariamente dal centrodestra", interviene il presidente di Noi
Moderati Maurizio Lupi.
Se la strada politica tracciata da Tajani per FI è chiara (il
segretario ha già dato input ai capigruppo di Camera e Senato di
iniziare a lavorare sul testo), l'iter dello ius scholae è
costellato di ostacoli, interni ed esterni alla maggioranza. "Il
testo della nostra proposta è pubblico, lo trovate sul nostro
sito e verrà depositato il 9 settembre", annuncia su X il leader
di Azione Carlo Calenda gettando il guanto di sfida verso i
forzisti. Dal Pd incalza anche la capogruppo alla Camera, Chiara
Braga: "Non aver approvato una legge sulla cittadinanza è un
nervo scoperto per il Pd - ammette -. Abbiamo presentato una
mozione su questi temi. La nostra proposta guarda con più
interesse allo Ius Soli. Vogliamo capire se FI utilizzi questo
tema per una strategia di posizionamento col proprio elettorato
o se è davvero interessata ad arrivare a un punto di caduta, ma
non siamo disponibili a trattare l'argomento come una trattativa
politica perché si sta parlando della vita delle persone". Di
fronte alle iniziative della minoranza parlamentare la linea dei
forzisti è non abboccare. Dunque, in commissione e in Aula
dovrebbero sempre votare contro, ma - vista la libertà di
coscienza predicata in varie occasioni sul tema dei diritti -
possibili, singole, deviazioni sono da mettere in conto.
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