"Il sogno di ogni direttore non è
suonare bene, ma suonare con una orchestra che capisce non solo
quel che c'è nella mia testa ma nel mio cuore: e se c'è
un'orchestra che lo capisce è la Filarmonica della Scala". Lo ha
detto il direttore d'orchestra e pianista sudcoreano, Myung-Whun
Chung, al quale i musicisti e il CdA della Filarmonica della
Scala hanno deciso di riconoscere la nomina a Direttore Emerito
della Filarmonica, in virtù della lunga e profonda relazione
artistica e personale di questi anni. Un sodalizio che dura da
35 anni e precede il suo ritorno al Teatro alla Scala, lunedì
con la Sinfonia Incompiuta di Schubert e la Sinfonia n.6 di
Brahms.
"Il primo concerto alla Scala lo diresse nel 1989 e da allora
sono stati 120 i concerti alla Scala e in tournée - ha detto il
vicepresidente della Filarmonica della Scala, Damiano Cottalasso
-. Questa nomina è il segnale di una continuità, sono tanti i
progetti per i prossimi anni e ora il maestro sarà in prima
linea e sarà rafforzato il rapporto non solo musicale, ma
umano". Chung ha raccontato, in un incontro con i giornalisti,
di essere arrivato in Italia giovanissimo, attirato soprattutto
dalla cucina italiana. Poi è nato "qualcosa di miracoloso" con
la Scala, perché "miracoloso non è quello che è tutto perfetto
tecnicamente ma quando c'è amore". "La Scala è numero uno per
me", ha concluso.
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