Una masterclass e due concerti per
la breve tournée italiana del celebre violinista statunitense
Gil Shaham: il 9 gennaio alle 20.30 tornerà dopo dodici anni
all'Auditorium Manzoni di Bologna per la stagione di Musica
Insieme, il 13 sarà invece al Teatro dei Rozzi di Siena (ore
21), mentre dal 10 al 12 gennaio terrà una masterclass alla
prestigiosa Accademia Stauffer di Cremona. Considerato uno dei
massimi violinisti al mondo, Gil Shaham dopo gli impegni
italiani sarà protagonista di una lunga tournée negli Stati
Uniti con la Philadelphia Orchestra.
Definito dal New York Times "un virtuoso e un musicista di
profonda sincerità", nei suoi recital a Bologna e a Siena
intreccerà ai capolavori bachiani alcuni brevi brani di celebri
compositori contemporanei. Insieme al suo inseparabile
Stradivari "Comtesse de Polignac" del 1699, l'artista incanterà
il pubblico dedicando la prima parte del concerto a due opere di
uno dei più grandi compositori della storia della musica, Johann
Sebastian Bach, del quale eseguirà la Sonata N. 2 in la minore
BWV 1003 e la Partita N. 2 in re minore BWV 1004. Le Sonate e
Partite sono considerate vertici dell'intero repertorio per
violino solo e furono scritte tra il 1717 e il 1723. Nel 1854
Robert Schumann ne curò una nuova edizione con l'aggiunta di un
accompagnamento per pianoforte. La straordinaria complessità
delle Sonate e Partite suggerisce che siano state pensate in
funzione di qualche solista dalle mirabili doti, in possesso di
una tecnica completa, in grado di superare difficoltà
trascendentali; un dedicatario potrebbe essere stato Johann
Georg Pisendel, incredibile strumentista della sua epoca. Nella
seconda parte del concerto Gil Shaham proporrà tre brani di
compositori contemporanei iniziando con Isolation Rag di Scott
Wheeler, scritta per lui durante la pandemia, che include due
citazioni dai Concerti per violino di Mendelssohn e di Brahms,
per poi eseguire con Anger Management di Max Raimi, violista
della Chicago Symphony Orchestra, e con When the Violin,
composizione di Reena Esmail basata sul raga indiano Charukeshi.
Il gran finale sarà un ritorno al repertorio classico con
l'esecuzione della Partita N. 3 di Bach.
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