Nella ricchissima offerta di
concerti che Bologna, Città Unesco della Musica, propone
quotidianamente agli appassionati, vene ne sono alcuni rari e
culturalmente significativi, dunque imperdibili: è il caso di
quello che il 9 dicembre alle 18 all'Oratorio dei SS. Cosma e
Damiano conclude il cartellone autunnale della Società Bolognese
per la Musica Antica, un'associazione attiva dal 1990 per la
riscoperta della musica del XVII e XVIII secoli. L'appuntamento,
dal titolo "Sul liuto di Joseph Hellmer", propone un concerto di
Sigrun Richter che suona un prezioso strumento Hellmer del 1601
restaurato di Nico van der Waals tra il 2019 e il 2020.
Nel corso dell'incontro, la liutista tedesca (specialista
nel repertorio del liuto rinascimentale e barocco) presenterà
musiche di compositori coevi all'epoca della costruzione dello
strumento, come Ferrabosco (famiglia di musicisti attivi fra la
metà del secolo XVI e la fine del XVII in Italia ed in
Inghilterra.) e Giovanni Girolamo Kapsberger, compositore
veneziano soprannominato "il tedesco della tiorba", derivante
dalla sua fama come virtuoso appunto della tiorba e di altri
strumenti della famiglia dei liuti. Lo strumento di Joseph
Hellmer, costruito a Füssen nel 1601, pare essere l'unico liuto
del maestro che ha sempre attirato l'interesse dei musicisti.
Dal momento della sua costruzione e negli anni a seguire è stato
quasi sempre suonato, indipendentemente dalle sue condizioni.
Risentire il suo suono è stato sempree sorprendente ed allo
stesso tempo meraviglioso, nonostante le cattive condizioni
dello strumento prima del restauro. "
Oggi il liuto - spiega Sigrun Richter - parla come uno
strumento maturo, uscito dalle mani di un maestro, non come una
copia moderna. Anche se non possiamo averne la certezza,
crediamo che suoni oggi come all'epoca della sua nascita".
L'antica attività di liuteria accomunava la città di Füssen (nel
sud della Germania) a città nel nord dell'Italia come Padova e
Venezia, e anche Roma.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA