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Anna, dopo Bando lotto per sdoganare il rap al femminile

Anna, dopo Bando lotto per sdoganare il rap al femminile

"Bullizzata perché in carne, la mia rivincita è il successo"

ROMA, 17 giugno 2022, 10:06

di Claudia Fascia

ANSACheck

Anna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Anna - RIPRODUZIONE RISERVATA
Anna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Non ha neanche 20 anni, ma ha già l'allure della star. E a ragione. Con oltre 471 milioni di stream, più di 57 milioni di visualizzazioni per i suoi video, amatissima su TikTok e sulle piattaforme social (solo su Instagram ha mezzo milione di followers), Anna in tre anni, dopo l'exploit travolgente con Bando ad appena 16 anni, l'artista più giovane ad aver raggiunto la prima posizione dei singoli della FIMI, ha conquistato il suo posto in prima fila nella scena rap italiana. "E in un mondo dove gli uomini sono più avvantaggiati voglio essere ispirazione e punto di riferimento per le nuove leve, per le artiste che non hanno coraggio di esporsi - racconta sicura di sé -. Il mio obiettivo è sdoganare il rap al femminile. Voglio renderla una cosa normale: in America lo è, in Italia ancora no". Quando ha iniziato si è sentita "sbagliata, un pesce fuor d'acqua. Non voglio che succeda più a nessuna. Ma è necessario anche il supporto di tutte: in giro c'è tata invidia e senza l'aiuto di tutte non si cambierà".
    Sdoganare il rap declinato al femminile, dunque. E non è da sola, perché da qualche tempo le giovani artiste come Madame o Mara Sattei stanno conquistando i loro spazi. "I dischi d'oro o di platino ci sono, la musica parla. Solo spaccando, facendo hit che cantano tutti si può creare un culto che in Italia manca. Il mio riferimento sono le rapper americane, non perché non mi piacciano le colleghe italiane o non siano forti, ma perché penso di fare qualcosa di molto mio, di avere uno stile unico in Italia". Anna i suoi singoli li ha messi in fila, uno dopo l'altro: Bando (rimasto in vetta alle classifiche per diverse settimane, certificato doppio disco di platino, e con diversi remix), Squeeze #1, Drippin in Milano. Ora lancia il suo primo ep: Lista 47 (disponibile da domani per Virgin Records /Universal Music Italia). "Sette canzoni leggere per far divertire la gente questa estate, e il titolo l'ho pensato come fosse una festa con la lista per entrare. Il 47? E' il mio numero portafortuna". Tra i brani 3 di cuori con Lazza e Gasolina già usciti e poi feat con Mambolosco e Rondo da Sosa.
    "Per un disco vero c'è tempo, vorrei metterci più anima, più cose legate a me". Eppure anche nell'ep c'è molto di lei, come quando in Sola Andata canta: "sto successo cambia le persone che hai attorno molto più di te la bambina che prima piangeva adesso se lo offendi ride". "Da piccola - spiega la diciannovenne di La Spezia - ho sofferto un po' di bullismo a scuola perché ero un po' in carne, adesso easy. Se qualcuno mi offende sono intoccabile. Ho scoperto di essere molto forte. La rivincita è stata uscirne più forte, dimostrare che ce l'hai fatta". Lista 47 mette anche in evidenza la sua crescita musicale oltre che personale. "Ho esplorato tanti lati di me. Prima non facevo tante cose melodiche, ma grazie a Young Miles sono riuscita a esplorare nuovi mondi. Ero un po' bloccata: sapevo cosa dire, ma non sapevo come dirlo".
    Gasolina intanto va per la sua strada: è prima su TikTok tra i brani utilizzati. "Tormentone estivo? E' possibile che lo diventi, ma io l'ho fatta perché mi piaceva. E come con Bando, so già che ci sono pro e contro, perché quando sei molto esposto arriva tanto amore, ma anche odio". Il suo successo ha portato qualcuno già a ipotizzare una sua presenza al prossimo festival di Sanremo, che però lei al momento esclude: "io non ho mai detto di voler andare, non è di mio interesse, la considero troppo pop, come concetto di tv italiana. Io mi voglio focalizzare più sul rap e non voglio essere vista come quella che non sono. Se mi fosse chiesto ci penserei però non è tra le mie ambizioni. Aspiro a molto di più: ai Billboard americani, a premi all'estero". Maneskin docet.
   

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