Per l'apertura della nuova
stagione lirica, al via il 29 gennaio con Tosca, il Teatro
Comunale di Bologna ha chiamato due maestri del teatro musicale
come il regista argentino Hugo De Ana e il direttore israeliano
Daniel Oren, artisti che al Bibiena non si vedevano da un quarto
di secolo ma che negli anni passati lasciarono il segno con
alcuni prestigiosi allestimenti (tra i tanti, il Mosé di Rossini
per il primo, la Fedora di Giordano per il secondo). Così, dopo
Bohème del 2018, la Fondazione bolognese si affida nuovamente a
Giacomo Puccini per il suo appuntamento più importante, e lo fa
con nuovo allestimento dove la protagonista sarà la soprano
uruguayana Maria José Siri, una delle più apprezzate interpreti
di Tosca, lo sfortunato personaggio di Victor Sardou, che ha già
cantato un po' in tutto il mondo. Al suo fianco ci saranno il
tenore Roberto Aronica nel ruolo di Mario Cavaradossi e il
baritono Claudio Sgura in quello di Scarpia.
Dell'opera saranno proposte otto repliche fino al 6 febbraio
(unico riposo il 31 gennaio) per questo è stato necessario un
doppio cast che alternativamente vedrà anche Svetlana Kasyan,
Mikheil Sheshaberidze ed Erwin Schrott e Dalibor Jenis che a
loro volta si alterneranno come Scarpia. Completano il cast
Christan Barone (Angelotti) e Nicolò Ceriani (il Sagrestano).
Daniel Oren, che in realtà al Comunale era tornato l'anno scorso
per un concerto a porte chiuse), guiderà l'Orchestra del
Comunale col Coro preparato dalla nuova direttrice Gea Garatti
Ansini.
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