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Robertson a Opera Roma, Káťa Kabanová emozione interiore

Musica

Robertson a Opera Roma, Káťa Kabanová emozione interiore

Il direttore d' orchestra debutta con il capolavoro di Janáč

ROMA, 16 gennaio 2022, 16:02

di Luciano Fioramonti

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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''La musica di Janáček contiene in ogni nota una parte profonda della vita vissuta pertanto non si può soltanto suonare una frase musicale ma si deve cercare di far vivere il significato e l' emozione interiore''. Il direttore d' orchestra americano David Robertson spiega così quale impegno richieda Kát'a Kabanová, il capolavoro del compositore ceco con il quale il 18 gennaio debutterà sul podio del Teatro dell' Opera di Roma con la regia di Richard Jones.
''Considero un onore - dice all' ANSA - dirigere la prima esecuzione assoluta di questo dramma all' Opera di Roma. E' un opera che amo molto e che considero un meraviglioso capolavoro''. Composta tra il 1919 e il 1921, racconta la vicenda di una donna pura e appassionata, "dal carattere molto mite - così la descrisse il musicista - basterebbe un colpo di vento a trasportarla via, per non parlare della tempesta che si riversa su di lei". In uno scenario di conflitti sociali di un mondo autoritario, Katya tenta di sfuggire ai soprusi della suocera Kabanicha rifugiandosi nella relazione extraconiugale con il giovane Boris, ma il senso di colpa per aver tradito il marito Tichon la spingerà a gettarsi nel fiume Volga. A dare voce alla protagonista sarà il soprano americano Corinne Winters, applauditissima la scorsa estate nel debutto con l' Opera di Roma in Madama Butterfly al Circo Masssimo.
''Gli spettatori - spiega Robertson - vedranno un dramma che rispecchia l'interiorità dei personaggi sul palcoscenico anche se non c'è una storia che si possa raccontare e il vero dramma è dentro la psiche dei personaggi''. Accostando la vicenda di Katya alla parabola di Anna Karenina, protagonista del romanzo di Tolstoj, Robertson dice che ''è affascinante chiedersi dove ci porti Janáček, in quale universo musicale, in quale tipo di spazio. Dovunque ci porti è un posto unico, cosi che l' intero stile musicale è allo stesso tempo romantico, molto moderno e al tempo stesso perfettamente orientato a raccontare storie non solo esteriori ma anche interiori''. Il maestro, che ha lavorato molte volte con l' orchestra di Brno, città in cui Janacek visse e dove l' opera andò in scena per la prima volta in assoluto nel 1921, considera Kát'a Kabanová ''di una genialità eccezionale, una tavolozza di colori meravigliosamente ampia con un uso pressoché descrittivo di ogni strumento, quello che si sentirà è un impiego incredibilmente moderno dell' orchestra, come se fosse un grande collettivo di musica da camera ''. Per il direttore di Santa Monica il ritorno agli spettacoli con il pubblico dopo la lunga chiusura provocata dalla pandemia ha insegnato ''che la musica è importante per essere insieme, per farci capire che è comunque un miracolo riprendere una abitudine e che è venuto il momento per ricreare una futura emozione''. Nei prossimi mesi Robertston sarà impegnato in concerti a Parigi, Vienna, Budapest, Praga, Copenhaghen, Berlino e si dedicherà all' insegnamento in masterclass di direzione d'orchestra alla Juilliard School di New York.
Kát'a Kabanová, dramma in tre atti su libretto dello stesso musicista ceco, andrà in scena al Teatro Costanzi fino 27 gennaio nell' allestimento realizzato insieme con la Royal Opera House Covent Garden di Londra e premiato con l'Olivier Award nel 2019 come miglior nuova produzione d'opera. L' opera è inspirata al testo teatrale Grozá (L'uragano) di Aleksandr Ostrovskij nella traduzione in ceco di Vincenc Červinka. Negli altri ruoli principali figurano Charles Workman (Boris Grigorijevič), Julian Hubbard (Tichon Kabanov) reduce dal recente successo come Cassius nel Julius Caesar di Giorgio Battistelli che il 20 novembre ha inaugurato la stagione, e Stephen Richardson (Savël Prokofjevič Dikoj). Corinne Winters si alternerà con Laura Wilde (il 27 gennaio) nel ruolo del titolo.
   

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