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Addio a Michael Lang, organizzo' festival di Woodstock

Addio a Michael Lang, organizzo' festival di Woodstock

Nel 1969 a Bethel cambiò la storia della musica

NEW YORK, 09 gennaio 2022, 20:58

Alessandra Baldini

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Addio a un mito della musica: Michael Lang, l'impresario che nel 1969 organizzo' con tre amici il festival di Woodstock, e' morto di cancro in un ospedale di New York. Lang, che aveva 77 anni, era apparso in pubblico l'ultima volta nel 2019 per i 50 anni del leggendario raduno a base di pace e musica (condite di sesso, droga e una pioggia torrenziale) che defini' una generazione e cambio' per sempre la storia della musica. L'impresario aveva tentato di organizzare un nuovo maxiconcerto nei giorni del 50esimo anniversario, ma l'evento fu cancellato dopo vari tentativi. Impossibile replicare la magia di quei giorni. Dal 16 al 18 agosto 1969 un line up che includeva una trentina di band e artisti tra cui i Grateful Dead, i Who, Santana, Janis Joplin, Joan Baez, Jimi Hendrix, Joe Cocker Crosby Still Nash and Young e i Jefferson Airplane sfilarono sul palco allestito in un campo della fattoria di Max Yasgur, un allevatore di mucche a Bethel nello stato di New York, ma non Woodstock fu solo un concerto dalle proporzioni epiche: divenne anche il simbolo di un'era di contestazioni e profondi cambiamenti nella societa'. "Fu un test per la nostra generazione: se veramente credevamo l'uno nell'altro e nel mondo che cercavamo di creare. Avremmo saputo vivere nella comunita' pacifica in cui speravamo?", scrisse poi Lang in un memoir del 2009 dedicato alla preparazione del festival. Nato a Brooklyn, Michael Lang aveva lasciato il college non ancora laureato per promuovere concerti alla fine degli anni sessanta: il primo festival da lui organizzato era stato nel 1968 a Miami con Hendrix, Frank Zappa e John Lee Hooker. Per Woodstock, con la guerra del Vietnam e le marce per i diritti civili di sfondo, e il movimento hippie che prendeva piede influenzando arte, musica, moda e cinema, lui e gli amici John Rosenman, Artie Kornfeld e John Roberts avevano immaginato un raduno da 50 mila persone: ne arrivarono 500 mila che si trovarono di fatto senza alcun supporto, senza cibo, ne' acqua o sostegno medico. Poteva essere un disastro e invece si creo' un mito. Woodstock divenne un rito di passaggio per i figli del baby boom e poi un fenomeno della cultura pop: "Se te lo ricordi, vuol dire che non c'eri", era stata anni dopo la battuta del comico Robin Williams, ripetuta da innumerevoli altri nei decenni successivi. Senza lo stesso successo, Lang tento' di ripetere l'exploit nel 1999 ma l'evento per 400 mila persone fu segnato da episodi di violenza e vandalismo che lasciarono l'amaro in bocca, ponendo una ipoteca sul revival del 2019: il festival dei 50 anni, programmato a Watkins Glen - due ore di macchina dalla fattoria di Max Yasgur - fu cancellato, nonostante un cartellone che inizialmente includeva Jay-Z, Miley Cyrus e Dead and Company, a causa del ritiro dei finanziatori e l'impossibilita' di Lang di ottenere dalle autorita' locali i necessari permessi.

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