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Giorgio Poi, 'Gommapiuma', per planare in leggerezza

Musica

Giorgio Poi, 'Gommapiuma', per planare in leggerezza

Album arriva 3/12, c'è anche duetto con Elisa. 'Sanremo? Ora no

ROMA, 01 dicembre 2021, 12:55

di Francesca Pierleoni

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Giorgio Poi, 'Gommapiuma ', per planare in leggerezza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Giorgio Poi,  'Gommapiuma ', per planare in leggerezza - RIPRODUZIONE RISERVATA
Giorgio Poi, 'Gommapiuma ', per planare in leggerezza - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Davanti a noi ci sono giorni affilati come rasoi". E' il primo verso, riflesso dei mesi in pandemia, di Rococò la canzone d'apertura di Gommapiuma, nuovo album in arrivo il 3 dicembre per Bomba Dischi / Island Records firmato da Giorgio Poi, cantautore e polistrumentista capace di unire nei 'voli' degli otto brani del disco, ironia, profondità, leggerezza, sorpresa, ricerca costante sulla parola e sui suoni. "Le canzoni sono nate tutte durante il lockdown, un periodo molto diverso da ciò che ognuno di noi avesse vissuto fino ad allora - spiega all'ANSA il musicista -. Lavorare a queste canzoni mi ha assorbito, probabilmente mi ha anche salvato dal dare eccessiva attenzione a quello che succedeva nel mondo. Ho cercato un po' di leggerezza in modo da 'planare' un po' di più sulle cose, invece di precipitarmici dentro". La gommapiuma "attutisce i colpi, assorbe, protegge le cose fragili - sottolinea -. La sua leggerezza è la sua forza. Ho scritto questo disco in un momento in cui alla mia fragilità si sommava quella della mia intera specie, e al mio peso quello del mondo in caduta libera". Classe 1986, nato a Novara e cresciuto tra Lucca e Roma, Giorgio Poi (all'anagrafe Giorgio Poti) è tornato a vivere in Italia (scegliendo Bologna) da quattro anni. Da ventenne si era trasferito a Londra, dove si è diplomato in chitarra jazz alla Guildhall School Of Music And Drama. Nella capitale britannica ha passato sette anni, ai quali se ne sono aggiunti altri quattro a Berlino. Già componente dei Vadoinmessico (con cui ha inciso nel 2012 Archaeology of the future) diventati Cairobi (con i quali è uscito nel 2017 l'album omonimo), il cantautore lega suggestioni e ispirazioni diverse, da Piero Ciampi a Mac DeMarco, da Battisti agli Animal Collective. Gommapiuma è il suo terzo album da solista dopo Fa niente (2017) e Smog (2019). Un quadro arricchito da varie prove d'autore con colleghi come Luca Carboni e Carl Brave, l'essere stato opening act nel 2018 per i Phoenix in dieci tappe del loro tour negli Usa e aver firmato la colonna sonora delle prime due stagioni della serie italiana Netflix Summertime ("non ci sarò per la terza, ma amerei continuare a scrivere anche colonne sonore"). Evoca una colonna sonora anche 'Giorni felici', uno dei due singoli (insieme a I Pomeriggi) che hanno introdotto l'album. Il brano è ispirato infatti dall'omonima graphic novel della fumettista Giulia Spagnulo, in arte ZUZU, dedicata alla storia di Claudia, che si trasforma fisicamente in base alle emozioni che vive. Uno sguardo aperto, quello del musicista, che per Gommapiuma ha portato anche al duetto con Elisa, in una delle canzoni più intense dell'album, Bloody Mary: "Il brano è nato pensando a lei, a un punto d'incontro fra il suo percorso e il mio. C'è una grande affinità artistica fra di noi, e questo ha aiutato. Il testo è un po' un flusso di coscienza, racchiude considerazioni su diversi aspetti della vita in generale e poi relazionati a un rapporto d'amore". Con il disco (che come Fa niente e Smog include una traccia strumentale, dallo stesso titolo dell'album), Giorgio Poi ci trasporta anche nella famigliare dimensione parallela tra musica nelle orecchie e carrello vuoto di 'Supermercato'; nell'ironica voglia di fuga di Barzellette, fino alla delicata Moai (A chi vive in apnea/ Aspettando che passi anche quest'alta marea/ Con le mani sugli occhi/ Basta allentare le dita/ E la notte è finita): "Volevo che il viaggio del disco si concludesse con un lieto fine, speriamo arrivi anche nella realtà" spiega. Ora fra le prime tappe per promuovere l'album ci saranno i concerti, il 18 febbraio al Teatro Dal Verme di Milano e il 28 febbraio all'Auditorium Parco della Musica di Roma. "Mi è mancato moltissimo il poter suonare davanti a un pubblico, non avevo mai trascorso un periodo così lungo senza poterlo fare. Da un lato sono felicissimo di tornare, dall'altra sono terrorizzato" commenta sorridendo. Tra le possibili, prossime destinazioni potrebbe arrivare Sanremo? "In questo momento non lo vedo parte del percorso, ma per il futuro non lo escludo assolutamente. E' una piattaforma talmente importante per la musica italiana che non sento di volermela precludere".

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