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Santa Cecilia, il ritorno sul podio di Kirill Petrenko

Musica

Santa Cecilia, il ritorno sul podio di Kirill Petrenko

Il 13, 15 e 16 ottobre. Al debutto il pianista Boris Giltburg

ROMA, 12 ottobre 2021, 12:50

Redazione ANSA

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Kirill Petrenko torna a dirigere per il pubblico di Santa Cecilia. C'è grande attesa per il primo dei tre concerti romani che il direttore principale dei Berliner Philharmoniker terrà mercoledi 13 ottobre alle 19:30 (le repliche venerdì 15 alle 20.30 e sabato 16 alle 18) all' Auditorium Parco della Musica, secondo appuntamento della stagione sinfonica dell' Accademia Nazionale. Petrenko, che dirige pochissime orchestre oltre ai Berliner e in Italia ha un rapporto quasi esclusivo con l'Orchestra ceciliana, sale per il terzo anno consecutivo sul podio della fondazione musicale della capitale per un concerto che impagina nella prima parte 'Calma di mare e viaggio felice' di Mendelssohn, ouverture ispirata da due poemi di Goethe, e il Concerto per pianoforte n. 2 di Brahms. Solista d'eccezione, al suo debutto a Santa Cecilia, il pianista israeliano nato a Mosca Boris Giltburg, elogiato dalla critica internazionale e apprezzato per le sue collaborazioni con i maggiori direttori e le orchestre più prestigiose. Tra l' altro, durante il periodo di lockdown nella primavera del 2020, Giltburg ha eseguito regolarmente spettacoli dal vivo e masterclass in streaming da casa, totalizzando oltre un milione di visualizzazioni.
    Il Concerto per pianoforte, eseguito per la prima volta nel 1881 a Budapest con il compositore al pianoforte e l'orchestra diretta da Sándor Erkel, ottenne fin da subito un grande successo. È uno dei capolavori di Brahms in cui solista e orchestra sono legati e dialogano in un crescendo profondamente romantico, teso ed espressivo dove il pianista deve superare alcune delle difficoltà più ardue che si conoscano nella letteratura pianistica. Il Concerto, rompendo con la tradizionale struttura tipica del genere, è articolato in quattro movimenti invece dei canonici tre tanto che alcuni critici lo hanno definito una "sinfonia concertante". Completa il programma La Mer di Debussy, tra le più innovative, intime e introspettive composizioni del compositore francese.
   

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