Mettere insieme sperimentazione e
contemporaneità con i meccanismi della più antica tradizione
orale, fondendoli in una nuova espressione artistica: è la
pratica che da anni porta avanti A Filetta & Ensemble Conductus,
il più famoso e rappresentativo dei gruppi dediti alla
tradizione polifonica corsa, guidato da Jean-Claude Acquaviva, e
l'ensemble di archi di formazione classica diretto da Marcello
Fera, che oltre alla particolare attenzione alla musica
contemporanea è dedito anche alla rilettura di materiali di
origine popolare. Una combinazione unica e di grande impatto
sonoro che il 15 giugno alle 21.30 approda al Ravenna Festival
alla Rocca Brancaleone.
Un esperimento suggestivo, collaudato perché è dal 2009 che
le due realtà incrociano i loro percorsi. A Ravenna il loro
programma si dipana attraverso brani tradizionali rivisitati,
corsi ma non solo, e composizioni originali di Jean-Claude
Acquaviva anche su testi di Primo Levi e di Seneca, per toccare
il Gloria di Bruno Coulais, compositore tra i più acclamati nel
mondo del cinema francese, e dispiegarsi in particolare su brani
di Marcello Fera (anche arrangiatore di buona parte del
programma) che dal posto di violinista dirige l'intera
compagine. Proprio Fera, per l'interesse al rapporto tra musica
colta e popolare, così come tra i meccanismi della scrittura e
dell'oralità che sempre ha caratterizzato la sua azione
musicale, ha avuto un ruolo fondamentale in questo incontro. Il
suo intervento infatti ha portato sia alla strumentazione per
archi di una parte di canti nati esclusivamente per la voce, sia
alla composizione di nuovi brani, arrivando ad affinare, con una
intensa attività di studio e di ricerca, ma anche con una
costante attività concertistica, quella poetica originale della
fusione tra voci tradizionali e strumenti ad arco che
costituisce un unicum nel panorama musicale.
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