Particolare commozione per la morte
di Franco Battiato a Fano (Pesaro Urbino), città dove l'artista
siciliano diresse il festival 'Il violino e la selce' dal 1996
al 1999, manifestazione poi diventata itinerante con il nome
Marche Musica Contemporanea nelle città di Gabicce, Fano,
Ancona, Jesi, San Benedetto del Tronto e durata fino al 2004.
Una manciata di edizioni tra rock, elettronica, cantautorato e
sperimentazione come indica il nome: il violino del suono
tradizionale, il silicio dell'elettronica, con molti grandi nomi
come a Bjork, Michael Nyman, Ryuichi Sakamoto, Paolo Conte, i
Coldplay, i Simple Minds, Khaled e poi nelle altre tappe
marchigiane Lou Reed, Alanis Morrissette, Laurie Anderson, Nick
Cave, protagonista di una straordinaria data unica italiana in
piazza del Plebiscito ad Ancona. Una grande stagione come
ricorda l'allora sindaco di Fano (dal 1995 al 2004) Cesare
Carnaroli. "Sono stato dolorosamente colpito dalla notizia della
scomparsa di Franco Battiato, come penso tanti italiani - ha
detto - per noi il Festival 'Il Violino e la Selce' rappresentò
la realizzazione di una politica culturale strutturata con
investimenti in quel settore che non si erano mai avuti prima".
La notorietà di Battiato, la musica d'avanguardia attirarono
l'interesse dei giovani e costituirono un formidabile veicolo
promozionale per la città di Fano. Carnaroli ricorda Battiato
come "una persona gentile e rispettosa che ti metteva subito a
tuo agio. Oggi posso dire molto serenamente di essere stato
fortunato di aver conosciuto persone come lui".
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