Dieci canzoni in inglese per
raccontare quello che non è stato, per dire di una band di
giovani talenti italiani a cui un mercato discografico cinico o
distratto non ha dato una possibilità seria, per cantare oggi
ciò che ieri non è stato ascoltato. Con il cd, al posto del
vinile di una volta, 'The reason of your life', Il senso della
mia (tradotto così) vita, dei The Fresh Air tornano atmosfere
fine anni Sessanta, di un mondo pieno di sogni e di amore, di un
universo che intravedeva cambiamenti, paure e inquietudini.
Pezzi composti e registrati su nastro magnetico fra il 1967 e
il 1969 e che ora - 50 anni dopo - vengono riproposti o meglio
proposti in un concept album, un'opera rock, con testi
allegorici e fiabeschi e con una ouverture sfrontatamente
ispirata dall'inizio del quarto movimento della Nona Sinfonia di
Beethoven con un crescendo rossiniano. Il risultato fu una
'incompiuta' perché il disco di Maurizio Villa, Walter Consonni
e Mattia Garofalo vedrà la luce solo ora nel giugno nel 2019.
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