"Per quanto mi riguarda Sanremo potrebbe essere nuovamente interessante se potesse cambiare veramente, e io credo che all'Ariston il Festival non possa cambiare". Paolo Bonolis commenta così le voci sul suo possibile coinvolgimento sanremese, parlando a margine dell'incontro a Cologno Monzese (Milano) in cui è stato ufficializzato il suo nuovo impegno biennale con Mediaset. "Con Campo Dall'Orto ho parlato di questo quando ci siamo incontrati" spiega Bonolis.
Secondo Bonolis, "l'Ariston è un luogo troppo limitato sia in chiave scenografica che in chiave di coreografia del momento canoro. In una sede nuova lo farei, dove il linguaggio visivo diventa importante come quello ascoltato, ma all'Ariston si possono solo ripercorrere i sempiterni calli. Ed è un peccato, se avete visto l'Eurofestival ci sono possibilità di racconto della musica che l'Ariston non permette". "Con Campo Dall'Orto - prosegue - ho parlato di questo quando ci siamo incontrati. Credo fosse d'accordo con me, ma finché stanno lì io preferisco continuare con 'Music' che peraltro ha la sfida di dover combattere la concorrenza degli altri canali". A proposito della possibilità di lasciar andare il proprio talento in Rai per l'occasione sanremese come già accaduto con Mike Bongiorno e Maria De Filippi, l'ad di Mediaset Piersilvio Berlusconi osserva che "per noi veramente Sanremo è Sanremo, un evento di costume durante il quale per tradizione e per questioni commerciali noi abbassiamo le armi".
Il sindaco di Sanremo: 'Bonolis?Ha espresso una sua opinione' - "Prendiamo atto delle parole di Bonolis che ha espresso una sua considerazione personale. D'altra parte i dati degli ultimi tre anni del Festival all'Ariston hanno dimostrato tutte le potenzialità. Se ci saranno altre prospettive ne parleremo con la Rai". Così il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri commenta, lapidariamente, le parole di Paolo Bonolis che, rispondendo sulle voci di un suo possibile coinvolgimento sanremese, ha detto: "Per quanto mi riguarda Sanremo potrebbe essere nuovamente interessante se potesse cambiare veramente, e io credo che all'Ariston il Festival non possa cambiare".
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