Dal 10 novembre al 28 gennaio 2024 i
Musei Civici di Monza ospitano "Isia Academy 1922-1943. Quando i
Designer Portavano la Cravatta", una mostra che rievoca la breve
ma cruciale vicenda dell'Istituto Superiore di Industrie
Artistiche di Monza, tra le più importanti scuole di arte e
design attive nell'Europa del primo Dopoguerra. La mostra ai
Musei Civici di Monza, in collaborazione con Vertigo Syndrome, è
a cura di Alberto Crespi.
Attiva nel secondo ventennio del Novecento alla Villa Reale di
Monza, l'Isia è stata una parentesi innovativa nel panorama
della formazione artistica italiana. Sulla scia del tedesco
Bauhaus da cui trasse ispirazione, la scuola accolse come
docenti artisti internazionali e formò pittori, scultori e
grafici. Dalle sue aule uscirono personalità come lo scultore
Costantino Nivola e Giovanni Pintori, art director per Olivetti
dal 1938 al 1968. In occasione dei cento anni dalla prima
Biennale Internazionale delle Arti Decorative, tenutasi nella
Villa Reale di Monza nel 1923, dalla quale ebbe origine la
Triennale di Milano, l'esposizione rievoca questa straordinaria
vicenda e ne racconta protagonisti e opere, con alcuni
capolavori che da questa fucina dell'arte uscirono, conservati
proprio nelle raccolte dei Musei Civici di Monza, cui si
affiancano pezzi inediti provenienti da collezioni private e
dalla Società Umanitaria di Milano, l'ente di ispirazione
socialista che s'impegnava nell'educazione delle classi
popolari, per volere della quale l'Isia fu creata. Pannelli
didattici e installazioni audio e video, realizzati
dall'influencer Rey Sciutto con un linguaggio che s' ispira a
quello dei social network, accompagnano il visitatore nel
percorso espositivo, suddiviso in sezioni dedicate ai vari
insegnamenti attivati negli anni dall'istituto. Anche grazie
alla cravatta personalizzata Isia che tutti i visitatori
riceveranno, sarà possibile rivivere lo spirito dell'epoca e
calarsi nella parte degli studenti che ormai un secolo fa,
frequentavano in giacca e cravatta i corsi dell'Isia, desiderosi
d' intraprendere il loro percorso nel mondo del lavoro, con la
stessa passione degli aspiranti designer contemporanei ma con
strumenti e tecnologie diverse.
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