Nel giorno in cui il rivale
'Harper's Bazaar' nomina per la prima volta una donna di colore
al timone, Anna Wintour si scusa con gli afroamericani che
lavorano per Vogue: in un memo allo staff la "regina della moda"
si è cosparsa il capo di cenere per non aver fatto quanto in suo
potere a favore di giornalisti, fotografi e stilisti neri.
Raramente Anna esprime emozioni: la donna che ha ispirato il
personaggio di Meryl Streep in 'Il Diavolo Veste Prada' non ama
ammettere errori. "Condivido quel che state provando. Lo dico
soprattutto ai neri del nostro team: non riesco a immaginare
come abbiate vissuto questi giorni", ha scritto la Wintour nel
giorno che ha visto la nomina di Samira Nasr, ex fashion
director di Vanity Fair e simpatizzante del movimento Black
Lives Matter al timone dell'edizione americana di 'Bazaar': un
"nuovo capitolo" all'insegna dell'inclusivita' nei 153 anni di
storia della rivista di moda del gruppo Hearst che la Nasr
(padre libanese e madre di Trinidad) raccontera' attraverso
"lenti per loro natura colorate".
Anna, nel memo allo staff, si è assunta "piena responsabilità"
per "errori e offese" commessi da Vogue durante il suo mandato.
"Lo dico chiaro e tondo. So che Vogue non ha trovato abbastanza
modi di dare spazio a giornalisti, fotografi, stilisti e altri
creativi. E abbiamo sbagliato pubblicando immagini o articoli
che possono aver ferito o riflesso razzismo".
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