Una modella esce in passerella con
una abito lungo bianco con tanti oblo' a forma di uovo di
tessuto-piumino che contengono sullo sfondo i ritratti dipinti
dei volti di bambini. Un nano sfila con una tuta di vinile
argento con cappuccio. Un video mostra due ragazzi che si
baciano, mentre sfilano modelli in outfit che attingono dal
guardaroba femminile, come lunghe tute drappeggiate e bustier su
busti velati dal tulle. Messaggi "forti", liberatori da vincoli
di genere, di sesso, d'inclusione, ma anche di libertà creativa,
hanno accompagnato le collezioni e le clip proiettate sul fondo
della passerella, nel debutto della collettiva degli studenti
della Naba, Nuova Accademia di Belle Arti, che dopo aver aperto
una sede nella capitale, partecipa per la prima volta alla Roma
Fashion Week organizzata da Altaroma.
Con la sfilata The Best of Naba nella ex Caserma Guido Reni,
undici tra i migliori alunni dell'area fashion di Naba hanno
portato in passerella cinque outfit uomo e donna ciascuno, per
un totale di 55 uscite, dove sono state esplorate identità e
visioni legate a nuovi scenari e future tendenze. Attraverso
ricerca e sperimentazione, i designer hanno cercato di
raccontare sé stessi e il proprio percorso formativo, seguendo
l'approccio "learning by doing" tipico di Naba. In pedana si
sono visti cappotti over in eco-mongolia da temperature
glaciali, completi in eco-pelle con volumi e lavorazioni
sartoriali, cappotti con maxi gilet che dietro formavano lunghe
code, abiti-grembiule con maniche a palloncino e bavagli sui
volti delle modelle, piumini per lui con interni stampati
fumetto manga, effetto mise da samurai.
Gli alunni del Triennio in Fashion Design e del Biennio
Specialistico in Fashion and Textile Design che hanno visto
sfilare le loro collezioni sono: Giacomo Baraldi, Manuel
Capozzi, Alessandro Della Cella, Eva Fiorucci, Edoardo
Guttadauro, Xhuliano Malaj, Lorenzo Seghezzi, Jessica Selvi, Xin
Lin, Ning Wan, Yixuan Wang.
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