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Sergio Olguin, uno scrittore a scuola per amore

Sergio Olguin, uno scrittore a scuola per amore

Autore e sceneggiatore argentino dialoga con scuola romana

ROMA, 25 maggio 2021, 12:11

di Giorgio Gosetti

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Figura di punta della narrativa argentina, sceneggiatore di successo con El angel (distribuito in Italia da BIM come "L'angelo del male"), Sergio Olguin affronta domani, 26 maggio, uno degli esami più duri - a detta sua - nella sua attività di scrittore: sarà ospite d'onore di una scuola elementare romana (la Ruggero Bonghi-Guicciardini diretta dalla preside Simona Di Matteo, dove per un anno i bambini di quarta elementare, su impulso della docente di Alternativa, Marcella Blasetti, hanno letto, reinventato, interpretato il suo "La squadra dei sogni". Questo libro (già edito da Feltrinelli ma ora fuori catalogo) è diventato per i piccoli studenti una autentica "bibbia" su temi fondamentali come la solidarietà, l'inclusione, l'amicizia, il rispetto, filtrati attraverso la lezione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. In collegamento da Buenos Aires, Olguin dialogherà con i suoi piccoli lettori su temi "adulti" come la vita nelle bidonville, le fonti di ispirazione del romanzo, l'Argentina di oggi, il futuro dei suoi giovani eroi, Ariel, Patricia, Pinocho. Protagonisti di un'avventura mozzafiato alla vigilia di Natale, Ariel e i suoi amici si inoltrano nell'inferno minaccioso del barrio di Villa Fiorito alla ricerca del mitico pallone usato da bambino da Diego Armando Maradona, ora sottratto con l'inganno al legittimo proprietario (il padre di Patricia) da una banda di poliziotti corrotti, i Gardelitos.
    E' un'avventura picaresca che rimanda alla "Compagnia dell'anello", ma anche alle vicende dei paladini sulle tracce del Graal. "La scuola dei sogni" è stato un successo mondiale cui lo scrittore ha dato anche un seguito (mai tradotto in Italia) intitolato "Springfield". Abbiamo incontrato Sergio Olguin alla vigilia di un appuntamento che per i ragazzi della Scuola Bonghi-Guicciardini è diventato un autentico evento, tanto da far dire loro: "Meriterebbe un Premio Nobel, vorremmo un referendum perché tornasse nelle librerie".
    "Io nasco giornalista e sono soprattutto un autore di noir - si presenta Sergio Olguin - , in Italia ho pubblicato anche la prima avventura della mia protagonista Verónica Rosenthal, 'La fragilità dei corpi' con Mondadori, mentre adesso è uscito in Argentina il quarto episodio della storia. Ma mi piace moltissimo scrivere per i ragazzi perché, su un impianto giallo, posso aggiungere humor e un punto di vista differente sulla società. Costa però moltissima fatica perché si tratta del genere più difficile in assoluto".
    Rispetto al tempo in cui ha scritto "La squadra dei sogni" è diversa la situazione nelle bidonvilles di Buenos Aires? " La pandemia ha ovviamente complicato molto le cose - risponde Olguin - e quattro anni del governo di destra hanno solo reso più ricchi i ricchi e più poveri tutti gli altri. I ragazzi dei barrios come Villa Fiorito continuano a essere spesso vittime dei narcos, della polizia, della criminalità. Per fortuna sono nate riviste per ragazzi come 'La garganta poderosa' in cui si denunciano omicidi e violenze e molto fanno le organizzazioni non governative e i sacerdoti di frontiera. Ma i barrios restano luoghi pericolosi".
    Come vede un argentino la figura di Papa Francesco? "E' molto più incisivo come papa di quando era vescovo a Buenos Aires. Nel fondo Bergoglio resta un peronista che crede nella giustizia sociale. Per restare alla metafora del mondo del calcio, è come quei grandi giocatori che usano allo stesso modo il piede destro e il piede sinistro a seconda delle opportunità. Ma il suo impegno per i poveri è sincero, ha portato una ventata di umanità e francescanesimo che si è avvertita anche in Argentina.
    Bisogna vedere cosa potrà fare in Vaticano…" Come sceneggiatore a cosa sta lavorando adesso? "Ho consegnato il copione di un film sul giornalismo durante la dittatura che sarà diretto da Armando Bo e sto lavorando alla sceneggiatura dal mio romanzo, 'Le straniere', per una major di Hollywood. Mi piacerebbe vedere al cinema 'La squadra dei sogni', ma i produttori dicono che lavorare coi bambini costa molto e per questo finora non si è mai parlato di un adattamento. Forse si potrebbe pensare a una serie che comprenda anche il seguito di 'Springfield' che si svolge in America. Ma ha ragione mia figlia: dovevo pubblicarlo col titolo 'La squadra dei sogni 2'.
    Sarebbe stato più facile".
    Sergio Olguín, giornalista, scrittore, sceneggiatore, è nato a Buenos Aires nel 1967 e ha studiato letteratura all'Università.
    Lavora come giornalista dal 1984. Ha fondato le riviste "V de Vian" e "El Amante" dedicata al cinema. Ha collaborato ai più diffusi quotidiani latino-americani. Fino al 1989 è stato redattore culturale di "Famiglia Cristiana" per le Edizioni Paoline; oggi è caporedattore per la cultura della rivista "Crítica" in Argentina. Nel 1998 ha pubblicato il libro di racconti Las griegas e nel 2002 il suo primo romanzo, Lanús, seguito da Filo (2003). Il suo primo libro per ragazzi, La squadra dei sogni (2004) è uscito in Italia per Feltrinelli. Con Oscura monótona sangre ha vinto il Premio Tusquets nel 2009. La fragilità dei corpi è stato pubblicato in italiano da Mondadori nel 2017. Nel 2018 ha scritto la sceneggiatura di El Angel, il film noir di Luis Ortega selezionato al Festival di Cannes e distribuito in Italia da BIM.
   

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